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Caditoie, piano continuo ma la pulizia non basta

Caditoie, piano continuo ma la pulizia non basta

Non era ancora stato metabolizzato il nubifragio e i danni dello scorso 25 giugno che gli allagamenti, seppure in misura inferiore, si sono ripresentati a casa di diverse famiglie rodigine giovedì scorso. E più di qualcuno si è lamentato: “Ma l’amministrazione non aveva annunciato la pulizia di tutti i tombini?”. La risposta è sì. E gli interventi in centro storico sono iniziati già ad inizio agosto. Ma c’è un ma. Perché gli interventi di pulizia eseguiti il mese scorso sono stati realizzati dal Comune in virtù di un affidamento realizzato in proprio e dureranno fino al 2025. A questo tipo di servizio che il Comune si è accaparrato da sé, si aggiungerà un ulteriore servizio di pulizia in capo ad Acquevenete, la società che gestisce il servizio idrico in Polesine. Acquevenete pulirà 4mila tombini comunali in aggiunta a quelli già previsti dal contratto in essere. Il nuovo contratto partirà dal 1° gennaio 2025 e nei giorni scorsi la giunta Cittadin ha approvato lo schema di convenzione con la società. Ma non basta. Rovigo batterà altre strade: il sindaco spiega: “Non siamo arrivati dappertutto con la pulizia. Lo faremo da gennaio con una nuova convenzione con Acquevenete che ci permetterà interventi periodici. Ci sono anche interventi strutturali della tubazione sottosuperficie che causano difficoltà a prescindere dalle caditoie. Problema più complicato da risolvere ma alla nostra attenzione”.

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