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La scuola inizia senza cellulari in classe

Per combattere la distrazione e migliorare il rendimento

Cellulari vietati in classe, scatta la polemica

Il nuovo anno scolastico è iniziato con una svolta significativa per gli studenti delle scuole dell'infanzia, elementari e medie in Italia. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha firmato una circolare che vieta l'uso degli smartphone in classe, anche per attività didattiche. Questa decisione, che ha suscitato dibattiti e riflessioni, è stata presa per contrastare l'impatto negativo della tecnologia sul rendimento scolastico e sullo sviluppo cognitivo degli studenti.

Il 1 settembre 2024, il ministro Valditara ha introdotto una circolare che bandisce l'uso degli smartphone nelle scuole dell'infanzia, elementari e medie. La motivazione principale alla base di questa decisione è la correlazione diretta tra l'uso del cellulare in classe e il livello di apprendimento degli alunni. Studi condotti in 14 Paesi hanno dimostrato che la semplice vicinanza a un dispositivo mobile può distrarre gli studenti, riducendo la loro attenzione e compromettendo il rendimento, soprattutto nelle materie come la matematica.

La circolare sottolinea anche come l'iperconnessione durante l'infanzia e la preadolescenza possa incidere negativamente sullo sviluppo cognitivo, causando perdita di concentrazione, memoria, capacità dialettica, spirito critico e adattabilità. Un fenomeno preoccupante è l'aumento dei casi di sindrome dell'Hikikomori, un isolamento sociale volontario che porta i giovani a ritirarsi nelle loro stanze, rinunciando ai rapporti con il mondo esterno.


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