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Rifiuti, la sfida è tutta interna a FdI

Per Polaris lotta Passadore-Patergnani, per Ecoambiente Trombini e Nicoli. Non si escludono sorprese

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Le dimissioni dell’amministratore delegato di Ecoambiente, Adriano Tolomei, hanno rimesso in moto la macchina delle nomine nelle società partecipate. E quindi della politica, già alle prese con le elezioni provinciali (di secondo grado) in programma il prossimo 29 settembre.

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In ballo, quindi, ci sono le nomine al cda di Ecoambiente (un posto) e successivamente quelle per il cda di Polaris. E si tratta di nomine che vedono il centrodestra in prima linea, in particolar modo Fratelli d’Italia, partito dentro cui il dibattito interno, e si tratta di un eufemismo, è più acceso che mai.

Per Ecoambiente la corsa sembra essere a due, perché da giorni i nomi che circolano sono quelli di Massimo Nicoli e Marco Trombini, entrambi con un curriculum di tutto rispetto e con le carte in regola per quel ruolo. In realtà è Trombini che appare essere in pole position, appoggiato dalla maggioranza del partito, mentre Nicoli sembra sostenuto soprattutto dall’assessore Mattia Maniezzo e dal consigliere Renato Campanile. Non è escluso, però, che alla fine non possa spuntare un terzo nome, indicato dal sindaco di Rovigo Valeria Cittadin.

Lo scontro potrebbe essere addirittura più acceso per quel che riguarda Polaris. In questo caso sono già due o tre le proposte arrivate nella sede della società di proprietà di Ecoambiente, al cui vertice spetta la nomina. Ma altre ne potrebbero arrivare nei prossimi giorni. E si tratta, per ora, di nomi legati a Fratelli d’Italia. Ci sono sicuramente quelli di Sandra Passadore, vicecoordinatrice provinciale di FdI, e di Alberto Patergnani, ex commissario del partito. Nomi di rilievo quindi, e che fanno capo alle due anime dei Fratelli, che si erano anche confrontate al congresso dello scorso dicembre, poi vinto dalla linea che ha portato Valeria Mantovan alla presidenza provinciale. Insomma un confronto tutto interno a FdI anche in questo caso, dove però il rischio di fratture e divisioni è molto più grande. Valeria Mantovan, però ridimensiona descrivendo la situazione come “volontà dei nostri esponenti, ma non solo, di proporsi. Come direttivo provinciale raccoglieremo tutte le proposte e poi si deciderà. Come è normale che avvenga in un partito”.

I prossimi passi, comunque, prevedono la convocazione dell’assemblea dei sindaci per la nomina del nuovo amministratore delegato. Evidente che avendo Rovigo la maggioranza l’indicazione del primo cittadino del capoluogo è più che decisiva. Il tutto dovrebbe arrivare entro la fine di settembre, con la convocazione dell’assemblea in partenza nel giro d pochi giorni. In seguito, ricostituito il cda di Ecoambiente sarà il vertice di questa società (guidata dal presidente Pierpaolo Frigato) a nominare il cda di Polaris, dove però la casella più ambita, è quella del presidente. Non è escluso, però, che tutti i giochi, e il puzzle delle partecipate, vadano a conclusione solo dopo il 29 settembre, ossia dopo le elezioni provinciali. In quell’occasione, infatti, i singoli partiti, anche all’interno delle varie coalizioni, potranno misurare rapporti di forza e capacità di attrarre consenso (anche se in questo caso si tratta solo di amministratori dei Comuni), ma si tratta comunque di un banco di prova per calibrare successive linee e dinamiche politiche.

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