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TRECENTA

"Vogliono fare un impianto a biometano in paese"

Brusco incalza l’amministrazione. Gotti: “Stiamo raccogliendo tutte le informazioni”

Biometano: “Ora stiamo attenti attenti ai ricorsi”

Un impianto a biometano

Da qualche giorno, a Trecenta, si parla del possibile arrivo sul territorio di una centrale a biometano.

Immediata la richiesta di chiarimenti da parte di Guglielmo Brusco di Rifondazione comunista. “Sembra che agli uffici e alle autorità amministrative del nostro Comune - scrive - sia pervenuta la documentazione progettuale che riguarderebbe la richiesta di costruzione di un impianto di produzione di biometano da deiezioni animali e da altro materiale di origine agricola".

"Si tratterebbe di un impianto di circa due megawatt. Visto che Trecenta ha già ai propri confini, a circa un chilometro dal San Luca, una rilevante centrale a biomasse, che via Albarello c’è già un importante impianto a biogas e che qualche anno fa, in particolare grazie alla consigliere comunale Paola Panziera ci fu opposizione ‘vincente’ alla nascita di un’altra centrale a poche centinaia di metri dal San Luca, chiediamo al sindaco se corrisponde al vero questa notizia e, se sì, quando farà conoscere i termini del progetto alla popolazione trecentana?”.

Immediata la replica del sindaco Anna Gotti. “Alla fine di agosto - conferma - una società ha presentato richiesta di rilascio per l’autorizzazione unica alla Regione Veneto. Brusco dovrebbe sapere che l’autorizzazione per tutti gli impianti la rilascia la Regione. Quando arriva la richiesta, la Regione convoca, entro il termine prestabilito, la Conferenza dei servizi dove sono chiamati i comuni interessati, l’Ulss di competenza, la Provincia, l’Arpav, il Consorzio di bonifica e tutti gli enti coinvolti. Nel frattempo, come Comune, stiamo raccogliendo tutte le informazioni tecniche e ambientali per poterci esprimere a quel tavolo. Dobbiamo anche considerare ed informarci, oltre che sull’impatto ambientale, anche su quello che potrà essere il traffico che verrà a formarsi per il conferimento dei materiali che verranno conferiti che non potranno mai essere dei rifiuti ma solo sottoprodotti agricoli insilati e reflui zootecnici”.

“Non stiamo assolutamente sottovalutando la cosa - continua il sindaco Gotti - ma appena avremo le idee più chiare convocheremo un dibattito pubblico coinvolgendo i cittadini ma anche le associazioni di categoria e ambientaliste, gli agricoltori e tutti coloro che vorranno intervenire. A questo proposito coinvolgeremo anche i sindaci dei Comuni confinanti, che nel frattempo ho già allertato sul fatto che a breve ci sarà un incontro, per evitare battaglie contro centrali di questo tipo che poi ti fanno a 100 metri dal confine, come è successo con le passate amministrazioni. E comunque - conclude il primo cittadino - non dobbiamo dimenticare che l’ultima parola spetta sempre alla Regione”.

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