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PONTECCHIO

Matteotti "tempesta", così il suo ricordo non morirà

Il curatore Zerbinati: “Ha dato la vita per questa terra”. La mostra visitabile fino al 29

Matteotti "tempesta", così il suo ricordo non morirà

L'inaugurazione della mostra su Matteotti a Pontecchio Polesine

“Tempesta” il suo soprannome, polesana la sua cittadinanza, umana e feconda la sua esistenza: Giacomo Matteotti, in tutto e per tutto, ritorna nella sua terra, in quel Polesine - dove si è formato e costruito - che quest’anno, nel centenario dell’assassinio, lo vuole ricordare e onorare attraverso un ricco programma di celebrazioni: tra queste, ieri mattina nella meravigliosa Villa Rama di Pontecchio, è stata inaugurata un’ulteriore tappa della mostra itinerante dedicata al martire frattense.

Il viaggio dell’esposizione fotografica - che riunisce le opere pittoriche ispirate a Matteotti alla graphic novel inerente il suo discorso alla Camera del 30 maggio 1924 - aveva avuto la sua prima all’Archivio di Stato di Rovigo nel maggio scorso e, toccando Fratta Polesine, Villamarzana (dove fu sindaco), Comasine di Pejo (luogo natale degli avi di Giacomo), giunge a Pontecchio, nel centro di quella Provincia che lo vide crescere e formarsi alla “scuola della vita”, specie vedendo le condizioni dei braccianti agricoli di un Polesine, dei primi del ’900, povero e marginale.

“Il viaggio di questa mostra riprenderà alla volta di Canaro, Fiesso Umbertiano, Stienta e Castelguglielmo per poi passare a Roma e Nizza. Entro l’anno l’esposizione sarà visitabile dalle persone e dalle scolaresche di queste realtà comunali. L’obiettivo è far conoscere la vita e la storia di Matteotti a più persone possibili”, ha commentato Luciano Zerbinati, curatore della mostra (nonché autore insieme a Claudio Modena del libro legato all’esposizione) durante l’apertura di quest’ultima nella mattinata di ieri.

All’inaugurazione erano presenti le classi terze della scuola secondaria di primo grado Papa Giovanni Paolo II di Pontecchio, insieme al sindaco Simone Ghirotto, agli assessori, a Maria Lodovica Mutterle, direttrice della casa museo Matteotti di Fratta e ai membri della biblioteca comunale che ha organizzato l’evento.

“Questa mostra è un contributo affinché il suo ricordo rimanga vivo nella sua e nella nostra terra, terra per la quale ha dato la vita, terra di cui si sentiva figlio”, ha sottolineato Zerbinati dando la parola a Mutterle per l’introduzione sulla vita del protagonista dell’esposizione.

“Trasmettere i valori di Matteotti è fondamentale: è una persona che dopo 100 anni dimostra ancora un’attualità straordinaria, basti pensare al suo essere contro la guerra, al promuovere la pace e l’istruzione”, ha annotato Mutterle, continuando: “Avere consapevolezza dei problemi della società, già da giovami, anche tramite la figura di Matteotti, vuol dire non lasciarlo morire, vuol dire che il suo pensiero continua nel tempo”.

La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre, martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30, sabato dalle 17 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12. Ad accogliere il visitatore ci sarà la narrazione, anche attraverso il fumetto, della storia di questo martire del Polesine.

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