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Su il sipario sulla stagione del Sociale

Il direttore Bottacin: “Un viaggio, che esplora le profondità dell’animo umano”

Su il sipario sulla stagione del Sociale

Il direttore Bottacin: “Un viaggio, che esplora le profondità dell’animo umano”

ROVIGO - Un grande evento per la presentazione della 209esima stagione del Teatro Sociale di Rovigo ha svelato ieri sera il cartellone che prevede oltre settanta gli appuntamenti tra lirica, prosa, sinfonica, jazz, musical, teatroragazzi, in un’alternanza tra tradizione e innovazione. Il tutto su un palcoscenico adornato da splendidi costumi di scena e arricchito dalle esibizioni di Andrea Dellai, Tommaso Franchin, su scene di Fabio Carpene, e Linda Piana al pianoforte.

“Making the invisible visible, rendiamo visibile l’invisibile”, è lo slogan che farà da filo conduttore di una stagione che si propone come “un viaggio, che esplora le profondità dell’animo umano, le sue contraddizioni e le sue aspirazioni”, ha detto il direttore artistico del teatro Sociale Edoardo Bottacin.

Di rigore in apertura i saluti istituzionali. Il sindaco di Rovigo Valeria Cittadin, ha evidenziato “il grande lavoro dietro le quinte e l’importanza del teatro nel favorire la conoscenza di noi stessi”, e ha sottolineato “l’obiettivo congiunto di coinvolgere la nostra comunità con un’offerta ricca e varia”.

“Il Teatro Sociale - ha quindi aggiunto l’assessore alla cultura Erika De Luca - non è solo un edificio, ma un simbolo della nostra cultura”. L’assessore alla cultura della Regione Veneto Cristiano Corazzari, nel ribadire “la vitalità e l’importanza del teatro Sociale di Rovigo, premiato di recente dal ministero per la qualità della programmazione artistica”, ha posto l’accento sull’“importanza di non perdere il valore dell’amore popolare per il teatro e di rinnovarlo tramandandolo ai giovani”. Una sinergia quest’anno che si arricchisce, accanto ai partner e sponsor consolidati e nuovi, della collaborazione ripresa anche con la Provincia di Rovigo.

Il direttore Bottacin ha quindi presentato il nutrito programma, che vede ben otto titoli della stagione lirica - legati dal filone comune della “tensione fra l’individuo e il destino” -, che aprirà l’11 ottobre con la nuova produzione firmata da Filippo Tonon di Madama Butterfly di Puccini. Tra le opere assenti da molti anni al Sociale spiccano il Roberto Devereux di Gaetano Donizetti, solo una volta a Rovigo, e l’Otello di Giuseppe Verdi, assente dal palcoscenico rodigino dal 2007. In cartellone anche Le Voix Humaine di Poulenc, in un nuovo allestimento del Sociale di Rovigo e il dramma storico per eccellenza: l’Andrea Chenier di Umberto Giordano.

Completano il programma lirico la Vedova allegra con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e l’opera multimediale Flatlandia in coproduzione con il conservatorio statale Venezze, ripresa dall’epoca del covid, oltre a L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, che segna l’avvio di un nuovo progetto di collaborazione del teatro Sociale di Rovigo con la Fondazione Teatro La Fenice. Confermate le gradite iniziative correlate alla lirica: “A tu per tu con la lirica” e “Le storie dietro la storia”, nel Ridotto del Sociale, “Un gelato all’opera” della gelateria Godot, il network informativo “#InfluOpera”; accanto a novità, come l’illustrazione artistica di quindici vetrine nelle due principali piazze, con il supporto di Scopa Gioielli e Ottica Toffoli 1867 e degustazioni di prodotti gastronomici a tema dell’Osteria Teatro e di Borsari.

Altrettanto ricca la stagione di prosa e danza, tra classico e contemporaneo, da quest’anno con la sperimentazione delle doppie date, cui si aggiungono gli ormai immancabili sinfonica, jazz, musical e teatroragazzi, oltre alle visite guidate e gli “Operadays”.

Per la prosa e balletto grandi interpreti della scena italiana e internazionale, con titoli che spaziano dagli intramontabili classici come “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare per arrivare alla famosissima Drusilla Foer con “Venere nemica” e a “Magnifica presenza” per la regia del grande Ferzan Ozpetek, che fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult e ancora con il balletto l’intramontabile Cenerentola.

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