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taglio di po

Come quattro secoli fa

Una meravigliosa sfilata per ricordare il "taglio"

Taglio di Po ha celebrato i 420 anni del Taglio di Porto Viro: una rievocazione storica di grande impatto, che rimanda a un evento cruciale della nostra storia, che ha formato il Delta così come oggi lo vediamo e conosciamo.

Il taglio fu, infatti, l’imponente opera idraulica voluta dalla Serenissima Repubblica di Venezia nel 1604, che ha determinato in modo decisivo la conformazione moderna del delta del Po.

La suggestiva rievocazione, voluta con determinazione dal Sindaco Layla Marangoni, si è tenuta a Taglio di Po, coinvolgendo decine di figuranti e richiamando una numerosa folla di cittadini e visitatori. Tra gli ospiti d’onore, spiccavano gli sbandieratori di Megliadino San Vitale e i caratteristici mercatini medievali di Ars Mercatorum di Riese Pio X, che hanno arricchito l’atmosfera storica della manifestazione.

Era il 16 settembre 1604 quando Giovanni Zane, incaricato della supervisione dei lavori, annunciò al doge Marino Grimani che il nuovo ramo del Po era stato finalmente aperto. Questo avvenimento diede  origine a un'opera ingegneristica che avrebbe modificato per sempre l'assetto territoriale della regione.

Durante la rievocazione, il Capitano da Mar, impersonato da Leandro Maggi, ha spiegato in modo dettagliato gli antefatti storici e politici che portarono a questa titanica opera idraulica. La narrazione ha messo in luce i complessi retroscena diplomatici e le tensioni tra la Serenissima e il Papato di Clemente VIII, che opposero Venezia e lo Stato Pontificio in un confronto politico e militare senza precedenti, che si concluse solamente nell’anno 1749.

Il sindaco Marangoni, nel suo intervento, ha voluto dedicare questa giornata speciale non solo al territorio del Delta del Po, ma soprattutto al sacrificio di quegli uomini che, con umiltà e tenacia, armarono badili e cariole per deviare il corso del fiume.

Tra le rappresentazioni nei costumi fedeli alle vesti originali, il doge Marino Grimani e la  sua sposa, la dogaressa Morosina Morosini. Il gran cerimoniere, interpretato da Claudio Mancin, ha guidato con maestria i partecipanti attraverso la narrazione storica, introducendo anche il Gran Consiglio dei Dieci e l’omaggio solenne alla dogaressa, simbolo dell’aristocrazia veneziana.

Il corteo storico si è poi spostato verso le rive del Po, dove è stata gettata una corona commemorativa nel fiume, in segno di rispetto e memoria per l'evento che ha dato origine al delta moderno.

Dal 1604, il Po ha continuato a plasmare il territorio, dando vita a uno dei delta più grandi e complessi del Mediterraneo. Oggi, la zona del delta si estende su 11.000 ettari, un’area che costituisce un ecosistema unico e straordinario. Qui, la difficile distinzione tra paesaggio naturale e intervento umano dimostra come, nel corso dei secoli, l’uomo abbia saputo convivere e modellare questo ambiente in un equilibrio fragile ma prezioso.

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