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TRECENTA

"Biogas qui?". L'ex sindaco dice No

Antonio Laruccia duro sulla eventualità di un nuovo impianto: “In 25 anni qui, mai accolti”

"Biogas qui?". L'ex sindaco dice No

Sulla vicenda dell’impianto a biogas interviene l’ex sindaco Antonio Laruccia. Non sembra placarsi la polemica partita nel comune di Trecenta dopo la notizia del possibile insediamento di un impianto a biogas nel territorio comunale.

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Alle polemiche di Guglielmo Brusco di Rifondazione comunista, si aggiungono quelle dell’ex sindaco Antonio Laruccia che sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda.

“In 25 anni di amministrazione abbiamo ricevuto in comune personaggi che proponevano impianti a biomasse a filiera lunga, allevamenti di visoni, di volpi e di altro; gli stessi trovavano una chiara posizione negativa dell'amministrazione e nessuno ha mai presentato richieste formali al Comune – spiega Laruccia - Unica eccezione fatta su un impianto a biogas che ha trovato disponibilità del comune in quanto, a filiera cortissima con utilizzo da parte della proprietà della produzione di propri terreni confinanti con l'impianto stesso”. Continua l’ex sindaco: “Il comune di Trecenta già dal mese di luglio era edotto sul possibile insediamento di impianto a biogas e la comunità ne è venuta a conoscenza pochi giorni fa, solo dopo un intervento sulla stampa dell’ex consigliere comunale Guglielmo Brusco”.

“Venuto in possesso della documentazione presentata dalla ditta S.r.l. con capitale sociale di 10 mila euro, ho potuto prendere conoscenza della complessità dell'impianto – continua l’ex primo cittadino - sull'impianto convergeranno annualmente 75 mila tonnellate fra scarti di cereali, paglia, letame, liquame bovino e suino, pollina e letame. Per quanto precede, tenuto conto delle problematiche che si sono sviluppate in impianti similari, sulla presenza della struttura ospedaliera a meno di 2 km dal sito dell'impianto, dal numero di cisterne e rimorchi trainati da trattori su una viabilità debole (buona parte ex strade arginali) e stretta, sull'incremento di polveri PM10 e PM2,5 e su altri aspetti di carattere ambientale, nel ruolo di consigliere comunale, ho chiesto al sindaco di Trecenta di procedere con urgenza alla convocazione di un consiglio comunale aperto per trattare ed approfondire il tema che necessariamente deve coinvolgere la comunità, rendendola consapevole degli effetti positivi (se ci sono) e negativi dell'insediamento".

"Nel contempo, considerato che l'impianto di biometano, qualora in attività, dovrebbe produrre, meno di 500 metri cubi standard/ora e che tale limite permette alla ditta l'esclusione della valutazione di impatto ambientale, tenuto conto della presenza della struttura ospedaliera , una richiesta a livello comune di Trecenta e di comuni vicini, potrebbe spingere per una richiesta della Via e conseguentemente una Verifica di Impatto Sanitario da effettuarsi da parte dell'ASL provinciale sul territorio di Trecenta”.

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