Interporto: "L'articolo 23 sarà modificato"

L’articolo 23 delle Norme tecniche attuative sarà modificato “con la garanzia dei vincoli di legge che vi sia la piena salubrità delle aziende che si insediano”.

Il sindaco Valeria Cittadin tira dritto e in aula, davanti al consiglio comunale, ribadisce, come pure aveva fatto in campagna elettorale, l’intenzione di mettere mano all’articolo 23 delle regolamento sull’Interporto. A proporre il tema in aula, è stato il consigliere della lista Civica per Rovigo Andrea Borgato durante le interrogazioni, ad inizio seduta, e la risposta di Cittadin è stata immediata: “E’ una modifica che porteremo avanti assolutamente ma preciso: non si tratta di voler inquinare o rendere insalubre l’ambiente ma di cambiare semplicemente una frase in quell’articolo che rende impossibile attivare in quell’area anche una semplice caldaia di una abitazione, rende impossibile che dentro ci possa circolare un motorino. La frase è ‘evitare ogni ulteriore aggravio della salubrità e della qualità dell’ambiente circostante’ dove con ‘ogni ulteriore aggravio’ si intende anche accendere un accendino e una sigaretta”.

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Secondo quanto riferito da Cittadin all’aula, l’articolo 23 ha fatto “fuggire” più di un investitore: “Probabilmente agli atti non ci saranno richieste concrete di insediamenti di industrie ma garantisco che il mondo imprenditoriale è attento alle regole che ci diamo e non si avvicina al nostro Comune per via dei vincoli che ci sono. Ci sono imprese che hanno scelto di investire a Costa invece che a Rovigo. Altri hanno scelto di andare a Mantova e noi abbiamo perso 400 posti di lavoro. A Mantova non sono andati a inquinare e a fare morire le persone”.

Nel dettaglio, secondo il sindaco “la frase da cambiare è ‘evitare ogni ulteriore aggravio della salubrità e della qualità dell’ambiente circostante’ dove - ha chiarito - con ‘ogni ulteriore aggravio’ si intende anche accendere un accendino e una sigaretta. E’ chiaramente un capestro”.