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Ora Chiara lotta per la vita

Colpita da una statua a Napoli, dove era in vacanza

Una tragedia nei Quartieri Spagnoli: la storia di Chiara Jaconis e la solidarietà di due città

Era un weekend di festa e spensieratezza quello che Chiara Jaconis, una giovane padovana di 30 anni, stava trascorrendo a Napoli con il fidanzato Livio Rousseau. Un viaggio regalo per il suo compleanno, un'occasione per scoprire una città che non aveva mai visitato. Ma alle 16 di domenica, nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, la gioia si è trasformata in tragedia. Una statua di pietra, caduta da un palazzo, ha colpito Chiara alla testa, lasciandola in gravi condizioni.

Immediatamente soccorsa dal fidanzato e da un medico spagnolo in vacanza, Chiara è stata trasportata d'urgenza all'Ospedale del Mare, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Ora si trova in terapia intensiva, intubata, mentre i suoi cari pregano per un miracolo. "Non voglio sapere cosa sia successo, ma solo che mia figlia si risvegli e torni a sorridere", ha dichiarato il padre Gianfranco Jaconis, noto amministratore condominiale di Padova.

La notizia ha sconvolto non solo la famiglia di Chiara, ma anche le comunità di Padova e Napoli. I social media sono stati inondati di messaggi di affetto e sostegno da parte di amici, compagni di liceo e conoscenti. "La situazione è disperata, stiamo tutti sperando in un miracolo", ha spiegato il padre, commosso dalla generosità del personale medico e dalla solidarietà ricevuta.

Chiara e Livio stavano passeggiando tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, diretti verso la stazione della metro per prendere la navetta dell’aeroporto. "Era felicissima perché non era mai stata a Napoli", racconta Livio. Ma quel pomeriggio, un rumore metallico ha preceduto l'impensabile. "Ho sentito qualcosa cadere dagli edifici. Non ho fatto in tempo a voltarmi che Chiara è caduta a terra", spiega Livio. 

Chiara vive a Parigi da sei anni, dove ha coronato il suo sogno di lavorare per un'importante casa di moda. Ora, tutta Padova è vicina a lei e alla sua famiglia, sperando che possa tornare presto a sorridere. "Tutto questo dolore si sarebbe potuto evitare se il caso avesse voluto che quell’oggetto fosse caduto qualche centimetro più in là", riflette il padre, senza cercare colpe ma solo sperando in un miracolo.

La Questura di Napoli ha avviato un'indagine per capire le cause dell'incidente. Tuttavia, per la famiglia Jaconis, in questo momento, l'unica cosa che conta è la salute di Chiara. "Non sono arrabbiato. So che la Questura sta facendo le sue indagini, ma ora non mi interessa sapere cosa sia successo. Voglio solo che la mia Chiara si svegli e torni a riabbracciarmi", ha dichiarato Gianfranco Jaconis.


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