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Pertosse: senza vaccini, episodi quadruplicati

Aumento del 400% dei casi a Vicenza

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Cosa sta succedendo a Vicenza? Perché una malattia che sembrava quasi scomparsa è tornata con una virulenza così preoccupante? La pertosse, una malattia infettiva altamente contagiosa, ha visto un aumento del 400% dei casi nel 2024, secondo i dati dell'Ulss Berica. Questo incremento ha colpito non solo Vicenza, ma anche altre parti d'Italia e d'Europa, con punte elevate in Inghilterra. Ma quali sono le cause di questa recrudescenza e come possiamo proteggere i più vulnerabili?

Nel 2022 e nel 2023, Vicenza non aveva registrato alcun caso di pertosse. Tuttavia, dall'inizio del 2024, i numeri sono saliti vertiginosamente, raggiungendo i 417 casi. Questo aumento del 400% è stato definito "pazzesco" dagli esperti, e i dati potrebbero essere addirittura sottostimati. La pertosse si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva diffuse nell'aria quando il malato tossisce, esattamente come il Covid-19. Questo rende la malattia estremamente contagiosa e difficile da contenere.

I bambini piccoli sono i più vulnerabili alla pertosse. La mortalità in questa fascia di età è compresa tra l'1 e l'1,5%. La Società Italiana di Pediatria (Sip) ha lanciato l'allarme già nei mesi scorsi, sottolineando che la pertosse è una minaccia seria per la vita dei neonati e dei lattanti. Nei primi mesi di vita, l'infezione può causare gravi crisi di apnea, polmonite, otite, asfissia, convulsioni e lesioni cerebrali. Il primario di pediatria dell'ospedale di Vicenza, Massimo Bellettato, ha spiegato che i mesi più duri sono stati aprile, maggio e giugno, con un'intensità che ora sembra essere diminuita. Tuttavia, l'epidemia ha colpito bambini di tutte le età, dai neonati ai bambini di 10 anni.

La vaccinazione è la chiave per prevenire la pertosse. Il vaccino è altamente protettivo e, secondo Bellettato, di tutti i casi registrati a Vicenza, solo due bambini erano vaccinati. Gli altri erano senza copertura. La malattia non risparmia neppure gli adulti, motivo per cui è fondamentale sensibilizzare le future mamme a vaccinarsi durante la gravidanza. Questo permette agli anticorpi di passare ai neonati, immunizzandoli per i primi sei mesi di vita.

Uno dei fattori scatenanti di questa recrudescenza è l'elevata percentuale di persone che rifiutano la vaccinazione, i cosiddetti no-vax. Per essere al riparo dalla pertosse, sarebbe necessaria una copertura vaccinale di almeno il 95% della popolazione. La prevenzione si basa su tre interventi principali: la vaccinazione della donna in gravidanza, la vaccinazione del neonato con il siero esavalente e i richiami periodici per gli adulti, in particolare per le persone con patologie dell'apparato respiratorio, immunocompromessi e anziani.


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