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“Cantiere Vittoria, fiducia nel rilancio”

Zaia: “Chiusa una fase che ci ha visti impegnati in uno sforzo comune”

“Cantiere Vittoria, fiducia nel rilancio”

“Inizialmente c’era poco ottimismo, ma oggi, finalmente, abbiamo un potenziale subentrante con una proposta industriale che, come ha spiegato al tavolo regionale il suo promotore, prevede la totale discontinuità con la gestione della precedente proprietà, la riorganizzazione in ottica di aumento della produttività e un piano ambizioso di rilancio dell’azienda con il mantenimento degli attuali 48 occupati e un’ulteriore crescita in termini di teste e di competenze”. Queste le parole del presidente della Regione Luca Zaia di commento della seduta del tavolo regionale sul Cantiere Vittoria, che parla di “fiducia nelle potenzialità del rilancio”.

La notizia che della scelta dell’offerta del potenziale subentrante nella proprietà e gestione del cantiere navale Vittoria attraverso una cordata capeggiata dal professionista Roberto Cavazzana è stata accolta con grande soddisfazione. Da parte del mondo lavorativo, dalla cinquantina di dipendenti a tutto l’indotto che coinvolge almeno 300 unità, dalle istituzioni al mondo imprenditoriale. Così pure da tutta la comunità adriese di cui il Cantiere Vittoria, prossimo a tagliare un secolo di attività, rappresenta una parte importante della propria storia. La prima comunicazione è stata data dal presidente del Cantiere Paolo Duò al sindaco Massimo Barbujani poco prima dell’inizio del consiglio comunale di lunedì sera, così il primo cittadino l’ha subito resa pubblica nel civico consesso.

La svolta è emersa all’incontro svoltosi poi martedì al tavolo regionale relativo alla situazione di crisi dell’azienda di via Leonardo da Vinci. La riunione ha avuto luogo a meno di 24 ore dall’aggiudicazione della gara per l’acquisizione del complesso aziendale realizzata nell’ambito della procedura di Pro, Piano di ristrutturazione omologato, presso il Tribunale di Rovigo.

Al tavolo, convocato dall’Unità di crisi aziendali di Veneto lavoro, hanno partecipato la Direzione Lavoro regionale, l’azienda, Confindustria Veneto Est, le sigle sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil con i rappresentanti dei lavoratori e Roberto Cavazzana, autore della proposta aggiudicataria per l’acquisizione del compendio aziendale di Cantiere navale Vittoria.

“Consideriamo chiusa una fase importante di questo processo che negli ultimi mesi ci ha visti impegnati in uno sforzo comune con le parti sociali e con il management incaricato della gestione della procedura” afferma il presidente Zaia. Che poi precisa: “Va ricordato che la procedura non è ancora terminata: nei prossimi giorni i creditori dovranno esprimersi con voto favorevole sulla proposta di ristoro che comunque gli assicura una soddisfazione ben maggiore che in caso di fallimento. Come Regione abbiamo assicurato assistenza tecnica e percorsi formativi a supporto di questa fase di transizione. L’attuale gestione temporanea, che finora ha operato nel migliore dei modi, dovrà ancora adoperarsi per assicurare la continuità produttiva finché il pallino non passerà alla nuova società, la cui compagine non è ancora definita”.

Il presidente conclude auspicando che “tutto continui a procedere nel migliore dei modi e con l’accordo delle parti. Per questo, attraverso l’Unità di crisi aziendali e le altre strutture regionali coinvolte, continueremo a monitorare e supportare il processo”.

Il prossimo appuntamento del tavolo regionale è previsto per il 24 ottobre mentre per novembre la transizione dovrebbe concludersi e potrà avviarsi il vero e proprio rilancio industriale.

In una nota, il segretario regionale della Fiom Antonio Silvestri e il segretario provinciale della Fiom di Rovigo Davide Benazzo sottolineano come “dopo mesi di incertezze, finalmente si compie una fase cruciale della difficile vertenza del Cantiere Vittoria, una vicenda che ha preoccupato per mesi la comunità di Adria e i lavoratori e le lavoratrici impiegati. Come confermato dal dottor Cavazzana, titolare del gruppo vincitore dell’asta, la proposta di acquisto non solo offre ai creditori una cifra significativamente superiore rispetto alle precedenti, ma garantisce, in caso di approvazione da parte dell’assemblea dei creditori, anche il passaggio diretto di tutti i lavoratori, con il mantenimento integrale dei diritti e delle condizioni economiche precedenti. Cavazzana ha inoltre sottolineato la volontà di operare una netta discontinuità gestionale e operativa rispetto al passato, evidenziando la necessità di rafforzare l’organico e le competenze interne".

"Il prossimo ostacolo è rappresentato dal voto dei creditori, il cui esito positivo è fondamentale per garantire la continuità di una realtà produttiva di grande importanza per un territorio già duramente colpito dalla crisi economica e industriale. E’ ancora troppo presto per festeggiare. Anche se il voto dei creditori sarà favorevole, i lavoratori si trovano ad affrontare una fase di ripresa lavorativa che resta costellata di incertezze. Tuttavia, il risultato raggiunto finora è dovuto soprattutto alla tenacia dei lavoratori, che rappresentano il vero valore del cantiere, alla determinazione di Fim, Fiom e Uilm nel difendere i loro interessi, e all’impegno di tutti i membri dell’Unità di Crisi, a partire dai responsabili delle unità di crisi aziendali.

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