VOCE
rovigo
18.09.2024 - 07:08
"Ci fa specie che l'assessore Bala confonda una disponibilità volontaria con un obbligo di legge: nella convenzione non è inclusa l'accoglienza di gatti provenienti da un sequestro della Procura, ma li abbiamo accolti comunque per amore dei gatti, non degli equilibri politici di cui poco ci importa. Sappia Bala che la prossima volta pretenderemo, nero su bianco,
una richiesta di custodia, cosa che questa volta non è mai avvenuta".
E' la replica che l'associazione Una riserva all'assessore e al Comune di Rovigo sul "caso" dei gatti accolti - poco "spontaneamente" e molto "spintaneamente", a quanto pare di capire - nella struttura di via De Polzer in seguito al sequestro operato in Tassina.
Troppi gatti, Una attacca il Comune
L’oasi felina di via Polzer in difficoltà dopo gli ultimi sequestri, ma anche “imposizioni e diffide”
"Ci pare - prosegue l'associazione, all'esito del resoconto emerso il consiglio comunale - che il racconto dell'assessore sia distorto e piegato alle proprie necessità e noi, Una, non siamo al servizio delle necessità politiche di nessuno, ma solamente a quelle del benessere dei gatti. È doveroso a questo punto che i cittadini vengano a conoscenza della verità, verità scritta tra l’altro in pec indirizzate a Comune, Procura, Carabinieri e Azienda Ulss 5 e da nessuno di questi soggetti mai contestata".
"In primis abbiamo ricevuto dal Comune cibo sufficiente a sfamare i gatti oggetto di sequestro per ben 5 giorni. I gatti sono ospiti da più di un mese. Le lettiere e il cibo sono state invece offerte dai privati che non ci stancheremo mai di ringraziare. Secondo nessuna spesa veterinaria è stata sostenuta ad oggi dal Comune e siamo precisi in questo: le vaccinazioni sono state fatte in più situazioni dall’azienda Ulss 5 e le situazioni critiche sono state portate dai volontari in clinica veterinaria e il Comune ci ha esplicitamente detto che non poteva affrontare nessuna spesa e l’Associazione ha detto che pur di curare i gatti si sarebbe fatta carico delle spese".
"Il Comune durante questa riunione ha sottolineato che non avrebbe rimborsato alcuna spesa, nonostante fosse il custode dei gatti.
Ci chiediamo inoltre come mai l’assessore ha omesso di parlare della disponibilità dell’associazione a prendere in affido i gatti che hanno patologie non curabili anche al fine di evitare la loro collocazione sul territorio (proposta invece avanzata dal comune) dove provocherebbero potenziali epidemie".
"La convenzione è a disposizione di tutti quelli che la vorranno leggere ma riportiamo il passaggio fondamentale citato dall’assessore in consiglio:
'nella struttura potranno essere ospitati solo gatti, nella misura in cui lo consentiranno le condizioni igienico-sanitarie della struttura, e comunque sino ad un massimo di 80 gatti randagi, provenienti solo dal territorio del Comune. Nessun’altra specie animale potrà essere introdotta nell’Oasi".
"Ciò significa che se abbiamo gatti fiv positivo e Felv positivi dobbiamo creare zone isolate per evitare infezioni e in questo caso il numero non sarà mai di 80. Questa cosa è stata ben spiegata sia all’ingegnere che all’assessore e da loro condivisa…fino alle 23 di sera. Poi non si sa cosa abbia mosso la decisione di buttare giù dal letto volontari con la polizia. Non si tratta di sovraccarico? guardiamo i numeri dei gatti per box? e sottolineiamo che i gatti sarebbero potuti essere ospitati se fossero stati fatti i lavori nella cosiddetta oasi 2, area non utilizzabile per la mancata manutenzione straordinaria da parte del Comune. Quindi come faceva l’oasi ad ospitare 80 gatti se non era completamente disponibile
per la mancanza di questa area? Inoltre l’associazione ha ripetutamente chiesto una valutazione sanitaria prima di immettere i gatti nell’oasi, valutazione che non è mai stata fatta".
"Ci chiediamo come mai l’assessore non menziona i doppi turni dei volontari nel mese più caldo dell’anno. E ci chiediamo cosa vuol dire che non ci hanno abbandonato. Effettivamente ci hanno tenuto compagnia con le loro diffide
Infine sottolineiamo che la sera del 9/08 l’associazione ha telefonato all’ingegner Rizzi alle 20 30 che i volontari stavano andando a casa perché stremati dal caldo e perché in attesa della sistemazione dell’area che avrebbe consentito la sistemazione degli ultimi gatti e lei quindi era a conoscenza della chiusura dell’oasi".
"Nulla può giustificare il comportamento prevaricante dell’Amministrazione nei confronti dei volontari. Perché allora vicesindaco e Assessore in più occasioni hanno manifestato la volontà di venirsi a scusare con i volontari? L’assessore sottolinea che ama gli animali e che ha dovuto affrontare orari indicibili ma omette che per tutta l’estate i volontari hanno accudito cucciolate di gatti appena nati garantendo poppate ogni due/tre ore, hanno rinunciato ad ore di sonno e ferie per accudire gatti malati, senza ricevere nessun compenso, agendo per passione e amore".
"Al di là delle varie cose sentite oggi, troviamo veramente grave e indisponente che l’assessore nei suoi ringraziamenti abbia omesso di dire un grazie all'associazione Una e ai suoi volontari che si sono fatti e si fanno in quattro da oltre un mese per amore degli animali. Ma l’ultima domanda noi non la possiamo omettere: se l’oasi è veramente di proprietà del Comune, siamo così sicuri che senza la presenza dell’Associazione si continuerebbe a garantire il benessere degli Animali così come avviene da 25
anni?".
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