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Adria

Vittoria per i Cantieri Vittoria

La società acquistata per 8,2 milioni di euro da una cordata capeggiata da Cavazzana

Vittoria per i Cantieri Vittoria

Salvo. Il Cantiere navale Vittoria passa di mano e non affonderà. Uscirà dalle secche della bassa liquidità, incagliata nei debiti pur tenuta a galla dalle importanti commesse, grazie all’acquisto da parte di una cordata capeggiata dal professionista Roberto Cavazzana al termine di un’asta che si è combattuta davvero, con una sfida a colpi di rialzi che, alla fine hanno fatto lievitare il prezzo finale di acquisto di quasi un milione e mezzo di euro rispetto alla base d’asta. Si partiva, infatti, da 6,8 milioni e il prezzo finale offerto da chi ha concluso l’acquisto è stato di 8,2 milioni.

Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai 50 dipendenti, ma anche a tutti i lavoratori dell’indotto che arriva a occupare circa 250 persone.

Un’eccellenza di Adria, con quasi 100 anni di storia e un migliaio di imbarcazioni realizzate, traghettati da quattro generazioni della famiglia Duò, che ora passerà totalmente nelle mani della nuova cordata, la quale avrà il compito di dar seguito all’evoluzione tecnologica passata dalle barche in legno per i pescatori della laguna del 1927 fino ai più moderni incrociatori della Marina Militare, passando per le motovedette per Libia, Russia, Tunisia, per i vaporetti di Venezia e le per imbarcazioni della Guardia di Finanza.

Un colosso che nel 2022 aveva registrato un valore di produzione di 40 milioni di euro, con un portafoglio ordini di circa 130 milioni.

Poi, lo spettro del fallimento, l’apertura del Piano di ristrutturazione omologato e del tavolo regionale fino all’arrivo di una prima offerta di acquisto irrevocabile, della Fcm Group di Corbola, a metà luglio. Poi, una seconda offerta, che il presidente Paolo Duò aveva salutato con estrema fiducia: “Siamo molto soddisfatti dell’arrivo di questa ulteriore offerta, a dimostrazione dell’attrattività strategica che il business della nostra azienda riveste. Tale manifestazione di interesse è da considerarsi migliorativa rispetto alla precedente, per termini di pagamento e cifre poste. Ho avuto modo di interfacciarmi più volte con l’investitore in questione, il cui nome al momento rimarrà riservato: lo ritengo un’opzione davvero molto interessante per i Cantieri. Spicca infatti in visione, relazioni istituzionali, competenza e affidabilità economico-finanziaria. Vi è un progetto di rilancio importante alla base, e ciò nel pieno interesse del nostro personale, dei clienti, dei fornitori, degli istituti di credito e dell’indotto locale tutto”.

Ora, come spiegato dal sindaco Massimo Barbujani in apertura del consiglio comunale di lunedì sera, la trattativa sembra essere andata in porto: “Il Cantiere navale Vittoria è salvo - ha detto il primo cittadino adriese - Mi ha telefonato il presidente Paolo Duò e ci sarà un incontro in Regione. L’operazione successivamente dovrà essere ratificata dall’assemblea dei creditori”. Ma gli ingredienti per arrivare al lieto fine sembrano ormai esserci tutti, e proprio ieri in Regione Veneto, il tavolo dell’unità di crisi convocato dopo l’aggiudicazione dell’asta si è concluso con grande fiducia da parte di tutti gli attori in campo, pronti a varare, è il caso di dirlo, un piano industriale di rilancio che risponda alla storia e alle ambizioni di questa eccellenza del Polesine.

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