Cerca

Il libro

Giacomo Matteotti, il figlio del Polesine e dell’Italia migliore

Federico Fornaro ha tracciato la figura e la politica del martire antifascista

Giacomo Matteotti, il figlio del Polesine e dell’Italia migliore

Attraverso la sua biografia, il ritratto anche di quella che è, secondo l’autore, “L’Italia migliore”. Una due giorni intensa quella dell’onorevole Federico Fornaro, in Polesine per presentare, venerdì 21 settembre a Bosaro e sabato pomeriggio a Fratta Polesine, la biografia aggiornata di Giacomo Matteotti, libro che sta avendo un ottimo successo di pubblico per la precisione con cui la vita dell’onorevole viene ripercorsa, a partire dalla sua presenza in Polesine sino ad arrivare ai grandi atti a Roma. Non solo: Fornaro, sabato mattina, ha presentato il libro anche davanti a una speciale platea, formata da studenti degli istituti di secondo grado di Rovigo. Intervistato in entrambe le occasioni da Giorgia Brandolese, a Fratta accompagnati inoltre dalla professoressa Maria Lodovica Mutterle, direttrice della Casa Museo Matteotti dove si è tenuta la presentazione, Fornaro ha attraversato le pagine del libro, ricco di spunti di riflessione oltre che di fonti.

“Il pensiero di Matteotti - ha detto l’autore - è stato sicuramente plasmato dall’ambiente polesano in cui è cresciuto. Un Polesine per cui ha tanto combattuto ma che ha dato anche i natali a tanti suoi avversari che nel tempo ne hanno voluto la morte. Ma quel Polesine povero era il primo pensiero di Matteotti e per questo territorio si è battuto, partendo dalla dimensione del Comune per lui centro di riferimento imprescindibile”. E ha aggiunto: “L’onorevole era un socialista intransigente, convinto dell’importanza del riformismo e del preparare ed educare il popolo alla rivoluzione che non poteva scoppiare solo all’improvviso”.

Una ricostruzione che poi si è spostata anche sulle drammatiche pagine del delitto Matteotti, sui documenti che avrebbe dovuto portare all’attenzione pubblica l’indomani della sua morte. A chiudere, la riflessione di Matteotti come “mito dimezzato”, titolo del capitolo finale del libro, con cui il pensiero va a quanto tempo c’è voluto per parlare dell’onorevole, perché ci fossero pubblicazioni che ne ripercorressero le vicende.

“Sono felice di avere quest’anno - ha aggiunto Fornaro - tanti concorrenti nelle pubblicazioni perché significa che l’attenzione per Giacomo Matteotti ha finalmente il valore che merita”. Hanno poi parlato Stefano Cecconi, segretario nazionale Spi Cgil e Antonella De Marco, referente nazionale Flai Cgil.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400