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IL CANTIERE

La giusta via per andare altrove

Una raccolta di esperienze, come un puzzle, storie di pazienti in oltre 30 anni di attività professionale

La giusta via per andare altrove

Sono volati nomi di peso venerdì sera in sala Cordella alla presentazione del libro “La via… altrove” di Renato De Rita, pubblicato dall’Editoriale la Voce: da Socrate a Eraclito, tra i filosofi, per arrivare a Nietzsche passando per Cartesio; personaggi mitologici come Ulisse, Achille e Atlante; poeti del calibro di Dante e Leopardi.

Alla fine si può ben dire che è stata una lectio di filosofia, intesa alla maniera di Nicola Abbagnano che la definisce come “l’insieme di possibilità dell’uomo singolo e concreto di vivere nel rapporto con la natura e con gli altri uomini, che è condizionato dalla materialità del suo corpo e dei suoi bisogni, perciò nasce, ama, lavora e la lotta per sua esistenza. (…) Pertanto il pensiero non può mai essere inteso al di fuori dello svolgersi concreto della vita temporale”.

Il libro, tuttavia, non è un trattato, ma “una raccolta di episodi, frammenti di un grande puzzle” che l’autore ha messo insieme con il “mastice” della sua profonda formazione di una vita dedicata allo studio e alla ricerca di medico e psicoterapeuta. Un puzzle nel quale ogni frammento racconta esperienze di vita che lo psicoterapeuta, in veste di scrittore, ha raccolto dai propri pazienti in oltre 30 anni di attività professionale. Il tutto con la capacità espressiva del bravo giornalista (è iscritto anche all’Ordine dei giornalisti) che rende piacevole la lettura e incantevole ascoltarlo mentre esprime concetti complessi con un linguaggio semplice e mettendo in campo esempi di vita vissuta nella quotidianità, anche quelli apparentemente banali.

Ad ascoltarlo, l’altra sera, una sala Cordella gremita, molti sono rimasti in piedi, qualcuno è rimasto fuori. Un pubblico particolarmente attento e qualificato che ha seguito De Rita in religioso silenzio per un’ora e mezza. Insieme a lui ad animare il dibattito Angela Zambelli, avvocato, già sindaco di Crespino e Luca Crepaldi giornalista de “La Voce di Rovigo”. Nell’aprire l’incontro il vicesindaco Federico Simoni, nella veste di presidente del Cantiere, l’associazione politico/culturale che ha organizzato l’incontro in partnership con l’Editoriale la Voce, ha espresso “piena soddisfazione per la numerosa partecipazione” sottolineando “l’importanza e la necessità di questi momenti per riflettere e confrontarsi”. Da parte sua, il sindaco Massimo Barbujani, nel portare il saluto della città, si è congratulato per la validità dell’iniziativa. Il senso del libro è nella metafora con la quale De Rita ha concluso l’incontro con una “spruzzatina” dantesca parlando di “Inferno come ingabbiatura dell’uomo frenato da errori e ansie, Purgatorio come luogo del cambiamento e Paradiso come condizione per vivere pienamente le emozioni”. Allora inoltrarsi nelle pagine de “La via… altrove” non sarà, probabilmente, come toccare il paradiso, ma sicuramente sarà un viaggio di emozioni che vale la pena esplorare.

Al termine Simoni ha omaggiato l’ospite con un oscillum realizzato da Artieghi.

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