VOCE
Il caso
24.09.2024 - 21:00
Gli agricoltori chiedono il pugno di ferro contro le nutrie. La Lav invece si schiera con i roditori che da anni creano danni a campi e argini e criticano il governatore Zaia per aver chiesto più decisione nell’eradicazione delle nutrie.
Cia Veneto sostiene che “servono maggiori risorse, e non finanziamenti una tantum, per eradicare le nutrie dal nostro territorio”. Appoggia quindi l’iniziativa annunciata dall’amministrazione regionale, ovvero l’eliminazione totale dei castorini dalle aree di pianura, che oltre a devastare decine di ettari di appezzamenti agricoli, soprattutto quelli vocati a mais (con perdite fino ad un 30% del raccolto), praticano dei fori lungo gli argini nei quali ricavano le loro tane.
Anche Coldiretti chiede più decisione contro le nutrie: “Cogliamo con soddisfazione le parole e la netta presa di posizione del Presidente Luca Zaia”, commenta Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto e Coldiretti Rovigo che, senza giri di parole, ieri ha dichiarato che “l’unica soluzione per garantire la sicurezza dei cittadini e dei territori in pianura è la drastica eradicazione delle nutrie. Gli strumenti per arrivare all’obiettivo, ossia l'azzeramento della specie, ci sono già, ma è fondamentale per raggiungerlo garantire una appropriata e consistente dotazione finanziari".
"Lo abbiamo detto più volte - prosegue Salvan - va fissata una taglia sulla nutria omogenea su tutto il territorio regionale ed adeguata di non meno di 5 euro a capo per incentivare la massima operatività dei selezionatori e cacciatori, dall’altro, va tolto il tetto massimo per cacciatore al numero di capi abbattuti. A questo poi va aggiunta l’importanza del ruolo dei Consorzi di bonifica, vanno assegnate delle risorse”. I vertici di Coldiretti Veneto incontreranno Oscar Da Rold coordinatore polizie provinciali “per il contenimento della fauna selvatica per iniziare un percorso che porti a eradicare la nutria”.
In controtendenza la Lav che scende a difesa della nutria e contro le parole di Zaia: “In Veneto Zaia dichiara guerra alle nutrie, ma dimentica che nel 2016 la sua maggioranza ha approvato una legge regionale che ne prevede l’eradicazione è la conferma del fallimento del metodo venatorio, ora basta, si proceda con metodi non cruenti rispettosi della vita degli animali”. Lav ricorda che “i metodi consentiti per raggiungere l’obiettivo dell’eradicazione sono molteplici: armi comuni da sparo; trappolaggio con successiva uccisione dell’animale. La Regione non ha posto limiti agli strumenti da utilizzare per uccidere gli sventurati animali, introdotti nel nostro Paese all’inizio del secolo scorso dall’industria della pellicceria”.
“Uccidere gli animali selvatici, pur essendo l’ossessione di cacciatori e amministratori pubblici, è il metodo per non risolvere i problemi legati alla convivenza con le attività umane - dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, animali selvatici - e il caso delle nutrie in Veneto ne è la dimostrazione lampante, quali tragedie devono ancora accadere perché la politica prenda finalmente atto che ammazzare gli animali selvatici non solo non è la soluzione, ma addirittura aggrava i problemi loro imputati?”
E ancora: “Zaia, dopo ben otto anni di massacri indiscriminati, si ritrova a fare il suo roboante annuncio dichiarando il fallimento stesso della sua politica. La stessa legge regionale del 2016 prevede la possibilità di sviluppare azioni ecologiche messe a disposizione dalla comunità scientifica, cosa mai realizzata dalla Regione Veneto. Ora Zaia dia finalmente impulso allo sviluppo della ricerca scientifica allo scopo di individuare metodi di controllo numerico delle nutrie”.
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