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il caso

Sopralluogo dello Spisal in vetreria

Sangue dal naso e un operaio della Bormioli Pharma di Bergantino chiama i carabinieri

Sopralluogo dello Spisal in vetreria

Carabinieri e Spisal allo stabilimento di Bergantino della Bormioli Pharma, specializzata nella produzione di contenitori e dispositivi per il settore farmaceutico. Un lavoratore, infatti, ha accusato un malessere, fortunatamente lieve. Ma sembra essere il segnale di un malessere che non è solo fisico.

A spiegarlo è Andrea Bellato della Femca Cisl Padova Rovigo: “Alla vetreria Bormioli Pharma di Bergantino da settimane ci sono problemi inerenti alle lavorazioni del vetro, con preoccupazioni che i sindacati stanno evidenziando. L’azienda nel tempo sta tentando di rimediare con tecniche che sembrano però aver avuto ripercussioni sulla salute dei lavoratori. In particolare, l’immissione di calce idrata è stata positiva per l’azienda e per la lavorazione dal punto di vista produttivo, ma negativa per i lavoratori. In particolare, la negatività è rappresentata dalla polvere nell’ambiente, tanto che i lavoratori in modo informale lo stanno evidenziando ai sindacati”.

E mercoledì, un lavoratore che ha iniziato a perdere sangue dal naso, ha pensato bene di chiamare i carabinieri, che a loro volta hanno chiamato lo Spisal, ovvero il Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro, per gli accertamenti del caso. “Il lavoratore ha avuto un problema di epistassi e, temendo per la propria salute, ha deciso di allertare i carabinieri che sono prontamente intervenuti, allertando poi a loro volta lo Spisal, e le organizzazioni sindacali”, riferisce Bellato.

La calce idrata, idrossido di calci, e può sostituire, in parte o interamente, il carbonato di calcio nella produzione di vetri soda-calcici permettendo aumenti di produttività dei forni per la fusione e lavorabilità del vetro, con risparmi energetici e minori emissioni di anidride carbonica. Però, secondo le schede predisposte dall’Ilo, Organizzazione internazionale del lavoro, agenzia specializzata delle Nazioni Unite, e dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, va utilizzata sotto aspirazione localizzata, indossando dispositivi di protezione delle vie respiratorie, degli occhi e della cute, perché “è corrosiva per gli occhi e la cute, è irritante per il tratto respiratorio”.

Bellato rimarca: “Siamo preoccupati della situazione per quanto riguarda l’ambiente di lavoro e gli investimenti: il percorso di cessione è in via di perfezionamento in questi giorni”. Federica Franceschi, della Cgil, invece dice che “chiederemo un incontro all’azienda per avere chiarimenti”.

La Bormioli Pharma, ramo farmaceutico della Bormioli Rocco, nel 2017 è stata acquistato dal fondo di investimento Tryton, che a maggio, ha siglato un accordo con la tedesca Gerresheimer per l’acquisto, attraverso la controllata Gerresheimer Glas, di Blitz LuxCo, la holding di Bormioli Pharma, a 800 milioni di euro.

Proprio nei giorni scorsi Bormioli Pharma ha ricevuto la “Medaglia d’oro” nella scorecard EcoVadis che tiene traccia del miglioramento delle performance aziendali in ambito Esg, assegnato alle aziende che si collocano nel migliore 5% delle imprese valutate, basandosi su diversi parametri nelle categorie: ambiente, pratiche sul luogo di lavoro e diritti umani, etica e acquisti sostenibili.

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