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Morti mentre vanno a scuola: "Servono i 30 all'ora"

La comunità chiede interventi urgenti per migliorare la sicurezza stradale

La tragedia di Sofia e Alessandro: la viabilità di Padova sotto accusa

Padova, una città ricca di storia e cultura, è stata recentemente teatro di due tragici incidenti che hanno scosso profondamente la comunità. Sofia Gambato e Alessandro De Marchi, due giovani studenti, hanno perso la vita in circostanze drammatiche mentre si recavano a scuola. Questi eventi hanno sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza stradale nella città, portando residenti, genitori e istituzioni a chiedere interventi urgenti.

Sofia Gambato, 17 anni, una studentessa del liceo artistico Selvatico, è stata investita in via Belzoni, una strada che si è rivelata pericolosa per i pedoni. Il tratto di via Belzoni, dall'incrocio con via Giuseppe Jappelli a quello di via Portello, è noto per la sua pista ciclabile impraticabile e per i numerosi cantieri che costringono i passanti a camminare quasi al centro della carreggiata. La presenza di soli tre passaggi pedonali e di grandi cassonetti che impediscono la visuale degli studenti all'uscita della scuola, ha reso questa strada un luogo insidioso.

Pochi giorni prima della tragedia di Sofia, un altro giovane studente, Alessandro De Marchi, 18 anni, è stato vittima di un incidente mortale in via Cave mentre si recava allo Scalcerle. Questi due eventi ravvicinati hanno messo in luce le gravi carenze della viabilità cittadina, spingendo la comunità a chiedere misure immediate per prevenire ulteriori tragedie.

La comunità di Padova non è rimasta in silenzio di fronte a queste tragedie. Flavia Paccagnella, una delle coordinatrici del quartiere, e Paola Lincetto, presidente del movimento Stop al Degrado, hanno avviato una raccolta firme per istituire il limite di 30 km/h e rifare la segnaletica stradale. "Quella di Sofia è stata una morte annunciata", afferma Paccagnella, sottolineando come le richieste di intervento siano rimaste inascoltate dalle istituzioni.

Le firme raccolte saranno presto depositate all'Ufficio Protocollo del Comune. La comunità chiede che in via Belzoni e in via Ognissanti sia istituito l'obbligo di non superare i 30 km/h e che sia installata una segnaletica più visibile. "I residenti sono disperati", osserva Paola Lincetto, ex consigliera comunale, sottolineando la necessità di fatti concreti da parte dell'amministrazione comunale.

In risposta alle richieste della comunità, si è tenuto un incontro tra la preside del liceo Selvatico, Giovanna Soatto, e un dirigente tecnico del settore Mobilità. L'assessore Andrea Ragona ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ha ribadito l'impegno dell'amministrazione per migliorare la sicurezza stradale. "Implementare la sicurezza stradale è una nostra priorità", ha dichiarato Ragona, sottolineando l'importanza delle strade scolastiche e della messa in sicurezza delle ciclabili grazie ai Fondi PNRR.

Tuttavia, Ragona ha anche evidenziato le difficoltà nel cambiare la cultura dell'automobile, molto radicata anche a Padova. "Le nostre azioni non bastano se non cambiamo la cultura dell’automobile", ha affermato, invitando le scuole e la comunità a collaborare per costruire una città più sicura e a misura di persone.

Anche gli studenti del liceo Selvatico hanno fatto sentire la loro voce. Una classe ha inviato una lettera all'amministrazione comunale chiedendo ulteriori interventi per la messa in sicurezza delle strade. Questo gesto dimostra come i giovani siano consapevoli e desiderosi di contribuire al miglioramento della loro città.


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