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“Non portavoce ma segretario”

“Positivo che sia un giovane”. Dall’opposizione Tosini attacca: “Si sapeva già chi avrebbe scelto”

“Non portavoce ma segretario”

Nessuna sovrapposizione di ruoli, nessun compito non previsto dalle norme e dalle qualifiche richieste in sede di selezione: il sindaco Valeria Cittadin punta a mettere fine alle polemiche suscitate dall’operazione che ha portato alla scelta di Filippo Zangheratti, studente di 20 anni militante tra le file di Fratelli d’Italia, a ricoprire il ruolo di collaboratore dell’ufficio di supporto al primo cittadino.

Non si tratta né di un portavoce né di un addetto stampa - chiarisce Cittadin - il Comune ha già un ufficio stampa. Si tratta di una persona che mi affianchi nella mia quotidianità, nelle attività connesse al mio ruolo istituzionale, nei rapporti con le altre istituzioni, nei rapporti anche interni al Comune non con un ruolo politico ma con un ruolo di supporto. E’ un ‘segretario personale’ del sindaco, se vogliamo definirlo così, che è qualcosa di diverso dalla segreteria del sindaco e dall’ufficio stampa. E’ una figura che mi aiuterà e mi affiancherà anche nei miei impegni istituzionali esterni al Comune. Sarà un collegamento con l’ufficio stampa e con gli altri uffici ma non un giornalista e non un ufficio stampa”.

Cittadin è stata contestata per il fatto di non aver fissato criteri più stringenti in fase di selezione: l’esperienza non era prevista, come pure non era prevista, per esempio, l’iscrizione all’ordine dei giornalisti. E se è chiaro che Zangheratti non avrà compiti di tipo giornalistico, sulla mancanza di esperienza il sindaco chiarisce: “E’ una persona di 20 anni perché credo nei giovani e credo che anche a 20 anni si possano avere delle potenzialità. Sono a fianco di tutti i giovani che, quando non trovano lavoro, è perché cercano persone con esperienza. L’esperienza si fa sul campo e sono sicura che Filippo la saprà fare insieme a me. Lo conosco e mi piace per il suo modo di relazionarsi con le persone perché ho visto come lavora. E’ una persona che studia, che ha avuto bei risultati sia alla scuola superiore che all’università. E sono certa che saprà anche aiutarmi a vedere le cose da un punto di vista diverso, con gli occhi di una persona, appunto, giovane che non ha pregiudizi e sovrastrutture o la visione stereotipata che possono avere persone più grandi. Io lo vedo come una potenzialità al mio fianco ed il fatto che sia giovane dobbiamo considerarlo una cosa positiva e non come una mancanza di esperienza”.

Infine, un passaggio sugli altri 18 selezionati per il ruolo che non sono stati scelti dal sindaco: “Tra i curriculum ricevuti c’erano sicuramente tanti altri ragazzi e ragazze, anche persone meno giovani dotate magari di più esperienza, o giovani che come Filippo meritavano di essere speri in considerazione. Ma questo è un ruolo fiduciario, alla fine bisogna fare delle scelte e la mia scelta è stata questa”.

In tutto questo, una stilettata al sindaco arriva dal consigliere Palmiro Franco Tosini: “Mi chiedo - dice - se per un ruolo, così delicato e complesso, di una città capoluogo di provincia, fosse necessario bandire una selezione quando, già da tempo, si sapeva chi sarebbe stato il predestinato tra i 19 candidati ammessi. Probabilmente gli altri 18 non erano elettori di Fratelli d’Italia e tanto meno sono stati aspiranti consiglieri del partito della Meloni, a sostegno di Valeria Cittadin”.

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