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veneto
01.10.2024 - 07:20
Un malore improvviso ha colpito Claudio Bottaro, 54 anni, domenica sera, ponendo fine alla sua vita e gettando nella costernazione familiari, amici, colleghi e l'intera comunità delle persone sorde del Veneto. Bottaro, dipendente dell'Usl 6 Euganea e presidente dell'Associazione Sordi Veneto, si è spento nella sua casa poco dopo essere rientrato da una riunione a Padova.
Domenica sera sembrava una serata come tante altre per Claudio Bottaro. Dopo aver partecipato a una riunione a Padova, aveva fatto ritorno a casa. Poco dopo, però, si è sentito male. In preda a un malore, è riuscito a chiamare la sorella Loretta, che ha immediatamente lanciato l'allarme. Non avendo le chiavi di casa del fratello, la donna ha dovuto chiedere anche l'intervento dei vigili del fuoco per aprire la porta. I soccorritori del Suem 118 sono giunti tempestivamente, ma nonostante i loro sforzi, tutte le manovre di rianimazione si sono rivelate inutili. Claudio Bottaro è deceduto sul posto, lasciando un profondo vuoto nella vita di chi lo conosceva.
La notizia della scomparsa di Bottaro si è diffusa rapidamente non solo nella sua comunità locale, ma anche tra le persone sorde di tutto il Veneto, alle quali Bottaro si dedicava con passione e dedizione da molti anni. In qualità di presidente dell'Associazione Sordi Veneto, Claudio era una figura di riferimento per tante persone. "Si dava molto da fare per i diritti delle persone sorde" ricorda un amico, sottolineando il grande impegno di Bottaro nell'organizzazione di convegni, visite culturali e altre iniziative a favore della comunità sorda. La sua dedizione lo aveva reso noto anche a livello nazionale, e la sua scomparsa rappresenta una perdita incolmabile per chiunque abbia beneficiato del suo lavoro.
La sua attività nell'associazione è andata ben oltre il semplice ruolo di presidente: Claudio Bottaro è stato un instancabile promotore di iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti e le esigenze delle persone sorde. La sua capacità di coinvolgere e unire le persone, di creare reti di sostegno e di promuovere eventi culturali, era ammirata da tutti. "Era una persona buona, gentile e disponibile", commentano coloro che lo conoscevano da vicino, sottolineando come Bottaro fosse riuscito a superare le difficoltà personali legate al suo sordomutismo per diventare un pilastro di riferimento per tanti.
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