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LA RIFLESSIONE

“Ogni 10 ragazzi più di 26 anziani”

“Ogni 10 ragazzi più di 26 anziani”

Ieri si è celebrata la giornata internazionale dell’anziano, mentre oggi ricorre la festa dei nonni. E a chi pensa che possa essere la stessa cosa, bisogna ricordare che non tutti i nonni sono anziani e non tutti gli anziani sono nonni.

Al di là di questo, il presidente provinciale dell’Auser Marinella Mantovani, sottolinea come “nel 2023 nella nostra provincia l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni, è il 263,6: ogni 100 ragazzi ci sono 263,6 anziani. Questo ci dice non soltanto l’importanza di politiche sanitarie ma anche e soprattutto di risposte e politiche sociali che il nostro territorio deve dare e strutturarsi a dare, per gli anziani in con dizioni di disagio ma anche di agio. L’aumentata speranza di vita, accompagnata al miglioramento delle condizioni di salute ha permesso a quanti hanno più di 67 anni, di essere ancora persone vitali e piene di energia, portandoci alla necessità di ridefinire e rinnovare il concetto di anziano distinguendolo in terza età, quarta età, grandi anziani e anziani non autosufficienti”.

Nel 2023, come emerge dal bilancio sociale dell’Auser di Rovigo, approvato ieri nell’assemblea che si è tenuta ieri ad Adria, sono stati 26.463 gli anziani raggiunti fra servizi e momenti di apprendimento, per un totale di 61.099 ore di volontariato “prestate” da 578 volontari. “In questi ultimi anni - rimarca la presidente Mantovani- assistiamo sempre più a persone anziane che restano attive, coltivano i propri interessi e prestano concreto sostegno alla famiglia e alla società, che non è solo un contributo di tipo economico, ma anche di disponibilità di tempo e di costante sostegno nel processo di educazione e di cura delle giovani generazioni.

La giornata dell’anziano, dunque, è anche il giorno in cui festeggiare una parte molto importante della nostra popolazione, soggetti attivi ed indispensabili nell’organizzazione della vita familiare e del volontariato, e nelle risposte alle molte situazioni di fragilità sociale. Auser, Associazione per l’invecchiamento attivo è titolata a parlare di anziani. Noi, anziani per gli anziani, che tutti i giorni entriamo in contatto con le necessità di queste persone, che entriamo nelle loro case, che le accudiamo con gentilezza, che le facciamo uscire dall’isolamento organizzando momenti vari di socializzazione. Noi che abbiamo una responsabilità sociale, quella dei valori di Auser, che non deve vederci solo esecutori di azioni di solidarietà ma, oggi più che mai, soggetti attivi e protagonisti nelle politiche sociali delle nostre comunità”.

Tuttavia, nota ancora Mantovani, “essere anziani, soprattutto nel nostro territorio, continua a non essere facile. E diventa ancor più difficile se vogliamo evitare forme di emarginazione ed esclusione sociale soprattutto ai molti anziani che vivono nelle aree svantaggiate, quelle rurali, lontano dai centri abitati della nostra provincia, dove si è soli, non si riesce ad avere accesso a servizi e attività sociali e culturali. Dove spesso arriviamo noi come Auser con i servizi del trasporto e dei pasti a domicilio”.

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