VOCE
disagi e proteste
02.10.2024 - 12:38
Il trasporto ferroviario italiano in tilt oggi, mercoledì 2 ottobre, per un guasto a Roma che ha messo in ginocchio l'intero sistema. La stazione di Bologna, snodo cruciale nei collegamenti fra Nord e Sud del Paese, non ha fatto eccezione, registrando ritardi e disagi senza precedenti.
Il guasto verificatosi a Roma ha avuto ripercussioni devastanti su tutto il sistema ferroviario italiano. Bologna, uno degli snodi principali, ha visto ritardi medi di almeno due ore per tutte le linee ad alta velocità, con punte di tre ore nei casi più gravi. I convogli a lunga percorrenza di Trenitalia e Italo, sia verso nord che verso sud, sono stati coinvolti. Alcuni treni diretti a Torino e Venezia hanno superato i 180 minuti di ritardo, mentre le linee per Napoli presentavano attese simili.
Le lunghe code davanti ai box informativi di Trenitalia e Italo sono diventate una scena comune nelle stazioni. I viaggiatori, esasperati, hanno espresso il loro malcontento, rischiando di passare l'intera giornata bloccati tra stazioni e treni. L'unica opzione percorribile per riorganizzare i viaggi sembra essere quella di virare su intercity o convogli locali, che al momento viaggiano in orario o con ritardi contenuti entro il quarto d'ora. Tuttavia, la situazione è in continua evoluzione, con cancellazioni e ritardi che si verificano in tutta Italia.
Le reazioni della politica non si sono fatte attendere. Alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni trasporti di Camera e Senato hanno rilasciato una nota dura: "Quanto sta accadendo in queste ore alla stazione Termini non è degno di un paese civile. Con questo governo l'intero sistema del trasporto ferroviario è andato a picco: purtroppo il ministro dei trasporti Salvini si occupa di tutto tranne che di trasporti. E i risultati sono tragici, e li vivono i cittadini ogni giorno sulla loro pelle". La critica è stata estesa anche alla premier Giorgia Meloni, con un chiaro riferimento ai progetti faraonici come il ponte sullo Stretto, mentre i pendolari non riescono nemmeno a raggiungere il proprio ufficio.
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