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Mondo dei motori sotto choc: Addio Alex

Tragica scomparsa del campione internazionale di Superbike, Indycar e Nascar a 58 anni

Addio a una leggenda delle corse: il mondo dei motori piange Alex Pignone

La scomparsa di Alex Pignone rappresenta un vuoto devastante. Il campione internazionale di Superbike, Indycar e Nascar è stato trovato senza vita nella sua casa paterna a Rossiglione, in provincia di Genova. Aveva 58 anni e una carriera che lo aveva portato a calcare i circuiti più prestigiosi del mondo.

Alex Pignone non era solo un pilota, ma un simbolo di determinazione e passione. Nato in Liguria, ma americano d'adozione, aveva iniziato la sua carriera nel motocross nel 1982. Da lì, il suo percorso lo aveva portato in Superbike, poi alle gare di Indycar e infine nella Nascar, la massima competizione statunitense di stock car. La sua vita è stata un susseguirsi di successi e sacrifici, sempre vissuta a tutta velocità.

La sua vita privata era altrettanto intensa. Viveva a Cittadella con la compagna Franca Lovisetto, conosciuta per le sue iniziative benefiche. Un legame profondo, costruito sulle piccole attenzioni e sulla condivisione. Avevano programmato di sposarsi entro la fine dell'anno, un sogno che purtroppo non si realizzerà.

Nel febbraio del 2023, ad un anno dalla morte del padre, Alex aveva fatto segnare un incredibile tempo al Caraway Speedway in North Carolina, conquistando il test per il ritorno alle corse. Un ritorno atteso, che segnava per lui una rinascita, dopo aver deciso di lasciare temporaneamente il mondo delle competizioni per prendersi cura della madre, malata di Alzheimer.

Nel 2003, Alex era stato protagonista di uno spaventoso incidente a Daytona, dove si era schiantato contro un muro a 270 km/h. Ma la sua straordinaria motivazione lo aveva portato a rialzarsi e a tornare in pista, dimostrando una forza d'animo fuori dal comune.

La storia di Alex Pignone è stata raccontata con intensità nella biografia "Prendimi la scia", scritta dall'amico Vittorio Rollero. Una metafora potente, quella di "prendere la scia", che rappresenta non solo l'abilità di sfruttare il vento in pista, ma anche la capacità di seguire il percorso tracciato da chi, come lui, ha saputo affrontare ogni sfida con coraggio e determinazione.


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