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l’iniziativa

Sotto il segno dell’inclusione

Presentata la manifestazione "Open day multidisciplinare": baseball, atletica e tiro con l'arco anche per non vedenti

Sotto il segno dell’inclusione

Praticare il tiro con l’arco, giocare a baseball, lanciare il peso o, addirittura, il giavellotto pur essendo privi della vista è possibile? Sì, si può. Provare per credere: sabato 5 ottobre la società Baseball softball club Rovigo offre a tutti questa possibilità. Al campo di baseball di via Vittorio Veneto il Bsc ha organizzato, insieme a diverse altre società sportive e con il patrocinio di Comune, Coni provinciale e Comitato italiano paralimpico del Veneto, ha organizzato un “open day multidisciplinare”.

La manifestazione, che prenderà il via alle 9.30 per concludersi intorno alle 12.30, è stata presentata a palazzo Nodari. L’obiettivo? Avvicinare nuovi atleti alle discipline sportive del baseball, del tiro con l’arco e dell’atletica. Il tutto nel segno dell’inclusione. Perché l’open day è aperto a tutti ma è rivolto, in particolare, a ragazzi e ragazze, uomini e donne affetti da disabilità visiva.

Introdotto dal delegato del Coni provinciale Lucio Taschin, Loris Bucca, responsabile del baseball per ciechi del Bsc Rovigo, ha evidenziato: “L’iniziativa nasce dal fatto che i miei ragazzi del baseball per non vedenti hanno bisogno di provare anche altre attività. Noi facciamo baseball ma appena c'è l’opportunità di fare altre discipline ne approfittiamo”. Così è nata l’idea di mettere insieme diversi sport e renderli accessibili a tutti: “Si giocherà a baseball - ha spiegato Bucca - ma ci sarà anche un mirino tattile per chi vuole provare il tiro con l’arco facendosi bendare. Inoltre un’area del campo di baseball sarà destinata all’atletica, con il lancio di peso e giavellotto e la corsa. L’iniziativa è aperta a tutti, sia vedenti che non vedenti”.

Convinto il supporto dell’amministrazione comunale alla manifestazione. L’assessore allo Sport Andrea Bimbatti ha commentato: “Il messaggio che emerge da questa iniziativa è l’importanza di lavorare in multidisciplina, sia nel settore olimpico che in quello paralimpico. Ci sono molti giovani che vivono situazioni di disagio e non hanno l’opportunità di cimentarsi in uno sport. Il messaggio che dobbiamo dare è chiarire alle famiglie che ci sono delle opportunità per questi ragazzi e spero che l’iniziativa sia un traino anche per altre attività”. Dal canto suo, l’assessore al Sociale Nadia Bala, che è stata una brillante atleta paralimpica, ha aggiunto: “Nel nostro territorio non ci sono tante società che praticano il paralimpico, e non parlo solo del capoluogo ma di tutta la provincia. Eventi come questo servono a fare capire che si può fare. Lo dico alle società: venite a questo evento, vedrete che è possibile aprire al paralimpico”. Alla presentazione hanno partecipato anche Remo Zanellato delegato del Cip, Gianfranco Marani della Compagnia arcieri Rovigo, Giovanni Sorgato di Atletica Riviera del Brenta e Guido Lorenzini, consigliere delegato dell’Unione italiana ciechi del Veneto.

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