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“Meglio, ma ancora problemini”

Badia Domani sulla nuova gestione della rete ferroviaria: “Positivi i convogli Minuetto”

“Meglio, ma ancora problemini”

“Il servizio può avere ampi margini di miglioramento”. A circa un mese dalla presa in carico da parte di Trenitalia della linea ferroviaria Verona-Rovigo-Chioggia, succeduta a Sistemi territoriali, il gruppo consiliare “Badia domani” traccia un primo bilancio del nuovo servizio nel primo inserto informativo “Osservatorio badiese” redatto dalla minoranza.

Il capogruppo Manuel Berengan, infatti, assieme al circolo Pd badiese e attraverso il progetto “Ci scusiamo per il disagio”, è da tempo attento alle problematiche dei pendolari che usufruiscono della linea ferroviaria che tocca anche Badia Polesine e che si snoda tra le province di Rovigo e Verona.

“Dopo un lungo passaggio burocratico, dal mese di settembre è partita la nuova gestione del trasporto passeggeri sulla linea ferroviaria Verona-Rovigo-Chioggia – si legge nell’inserto - Una nuova gestione dal sapore antico, visto il ritorno della società Trenitalia, già presente sulla nostra linea in passato prima dell’avvento della gestione regionale di Sistemi territoriali”.

“Archiviata quindi una stagione complessa per il trasporto ferroviario gestito direttamente dalla Regione del Veneto, che ha visto la nostra linea tra i primi posti delle tratte ferroviarie peggiori d’Italia, il primo cambiamento incisivo lo si è notato subito nei nuovi convogli utilizzati – riprendono dalla minoranza - pensionate dunque le vecchie ‘littorine’, ora la linea é percorribile con i nuovi (ma usati) convogli ‘Minuetto’ sicuramente più spaziosi, più comodi e meno inquinanti”.

“Naturalmente – riflettono da ‘Badia domani’ - il servizio non è ancora ai massimi livelli: nonostante la professionalità del personale a bordo e l’aumento dei controlli sui titoli di viaggio dei passeggeri, permangono ancora dei ritardi cronici sulle corse giornaliere dovuti a problemi di tipo organizzativo e strutturale”.

“Le rotture dei passaggi a livello (diversi e di vecchia data), l’assenza del doppio binario (che costringe i convogli ad effettuare corse ancora con il metodo alternato, aspettandosi a vicenda e perdendo ulteriori minuti lungo il tragitto) e le precedenze ferroviarie delle tratte maggiori hanno creato un’anatra zoppa che, ci auguriamo, possa migliorare nel prossimo futuro. Continueremo a monitorare la situazione ma possiamo già dire che, dopo un mese, il servizio può (e diremo anche deve) avere ampi margini di miglioramento”.

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