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FRIGATO

“Cento giorni di delusioni abilità solo a tagliar nastri”

Duro giudizio del consigliere di Rovigo si ama sull'operato dell'amministrazione

“Cento giorni di delusioni abilità solo a tagliar nastri”

Dal caso Iras all’assunzione di un proprio personale collaboratore passando per le piscine di viale Porta Po e diversi altri temi, il consigliere di Rovigo si ama Federico Frigato esprime “un carico di preoccupazione per le tante situazioni lasciate incompiute o trascurate” dalla giunta guidata dal sindaco Valeria Cittadin. L’analisi arriva all’indomani del bilancio sui primi 100 giorni di amministrazione stilato dal primo cittadino. Centro giorni, oramai 109, dei quali Cittadin si dice soddisfatta ma Frigato non è d’accordo: “In questi 100 giorni - commenta - si è visto poco, davvero molto poco. Una puntuale assegnazione di ruoli e spartizioni partitiche nelle partecipate. Incapacità politica di ridare dignità alla città ed al suo essere capoluogo di un territorio già abbastanza vessato e razziato”.

Poi passa all’analisi dei temi punto per punto. Il primo è, come detto, Iras: “Il sindaco ha completamente abdicato al suo ruolo. Non ha fatto la minima proposta per fermare una privatizzazione senza senso. Per governare una città servono idee e qui francamente non se ne vedono. Ha portato avanti per tutta la campagna elettorale una posizione, consapevole che il giorno dopo si sarebbe supinamente allineata alla decisione politica della Regione di consegnare una struttura ai privati”. Su questo il consigliere lamenta il silenzio “dei nostri assessori regionali Corazzari e Mantovan e dei consiglieri regionali polesani”. Poi l’analisi si sposta sul polo natatorio: “Ha dichiarato - afferma Frigato - che stanno lavorando per riaprire al più presto. E in cosa si svilupperebbe questo lavoro dato che la vicenda è stata in mano al Tar? Il sindaco ha uno strano concetto del termine lavoro. Cosa ha pensato e fatto in questi mesi? Quali iniziative per ridurre il disagio dei lavoratori e degli utenti?”. Poi, sul tema sicurezza aggiunge: “Non passa settimana che non ci siano risse o accoltellamenti. Dopo alcuni interventi immagine, tutto è tornato com’era. Non ci sono controlli di zone e strade pericolose e davanti alle scuole. Parla di Piano del traffico rivisitato ma non si è visto né in commissione né in consiglio”. Il consigliere non lesina critiche anche sul tema dell’associazionismo, dei migranti all’ex convento “propaganda - secondo Frigato - alla quale, ovviamente non ha dato seguito perché, anche in questo caso, alle parole non seguono né idee né fatti”. Per concludere, Frigato punta il dito, come già aveva fatto in aula, contro l’assunzione di Filippo Zangheratti: “Quando si assume una carica pubblica elettiva si pensa che tutto sia dovuto. Tanto i soldi sono dei cittadini. Non ho condiviso né il merito, né il metodo”. E sull’ascolto dei cittadini chiude con sarcasmo: “Bisogna dare risposte e su questo siamo carenti. In compenso, devo ammettere, hanno dimostrato una buona abilità a tagliare nastri e partecipare in massa a buffet, ricevimenti, tavolate”.

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