Piscina, conto alla rovescia per il bis

Piscine, scatta il conto alla rovescia di 15 giorni per il nuovo affidamento. Una sentenza del Tar veneto, una assegnazione da rifare e un servizio che manca alla città da troppo tempo. Riparte da qui il procedimento che dovrebbe scrivere una nuova pagina del futuro del polo natatorio di Rovigo. Con la palla che, a questo punto, è completamente nelle mani del Comune di Rovigo. O, meglio: come ha precisato l’assessore allo sport Andrea Bimbatti, la palla adesso è nelle mani dei “dirigenti componenti della commissione che dovranno invitare Rhodigium Nuoto a presentare la documentazione richiesta nei tempi previsti dal disciplinare di gara”.

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Così hanno deciso i giudici del tribunale amministrativo con la sentenza pubblicata lo scorso 9 ottobre. Un passo in avanti, in questo senso, si sta compiendo proprio in queste ore. Dagli uffici del municipio, sta partendo la pec che invita Rhodigium Nuoto a presentare le proprie giustificazioni, così come richiesto dal Comune, all’offerta corredata dal relativo Pef, ossia il piano economico finanziario, presentata da Rhodigium alla gara d’appalto indetta da palazzo Nodari il 29 aprile scorso (gara poi modificata il 21 maggio successivo escludendo la parte esterna dell’immobile).

Quell’offerta di Rhodigium Nuoto era stata ritenuta dalla commissione di gara presieduta dal dirigente Marco Plechero “incongruente e conseguentemente - si legge nella sentenza - non attendibile, con possibile perdita di affidabilità e realizzabilità della stessa” e aveva comportato l’esclusione di Rhodigium dal procedimento nonostante “nella graduatoria provvisoria, era risultata prima classificata”. A Rhodigium, il rup del procedimento, ossia la dirigente comunale del settore Sport Valeria Orna, aveva chiesto “di fornire le giustificazioni relative alle voci, sia di entrata che di spesa, indicate nel Pef, mediante presentazione di dettagliata esplicitazione delle stesse” ma concedendo solo un giorno di tempo alla società per fornire i documenti senza peraltro precisare quali voci di spesa e di entrata dovessero essere precisate.

E’ proprio in quest’ultimo passaggio che ha trovato fondatezza il ricorso di Rhodigium Nuoto: il tempo previsto dal disciplinare di gara per fornire le giustificazioni richieste è di 15 giorni. Tanti ne deve avere dunque Rhodigium per presentare la documentazione del caso.

Con l’invio della pec da parte del Comune, quindi, scatta il conto alla rovescia dei 15 giorni al termine dei quali si riaprirà la fase di valutazione delle offerte in campo da parte della commissione di gara e, successivamente, verrà effettuata una nuova assegnazione. Sì, perché la precedente assegnazione, terminata con l’affidamento del polo natatorio all’altra società concorrente della gara, la Pool 4.0 in raggruppamento temporaneo di imprese con Acqua Time ssdarl e Sport Ravennate srl, è stata annullata dal Tar. Annullata proprio come è stata annullata l’esclusione di Rhodigium dalla gara stessa.

Nel frattempo l’amministrazione guidata dal sindaco Valeria Cittadin si sta muovendo per completare le ristrutturazioni delle vasche. Con la parte interna del polo natatorio, ovvero i corpi Tosi e Baldetti, completamente rimessa a nuovo e le vasche ludiche ristrutturate durante l’estate, il nodo a questo punto rimane la vasca olimpionica esterna da 50 metri.

“Stiamo verificando i costi precisi dell’intervento perché il guaio è piuttosto serio e ci affidiamo a tecnici e a una ditta qualificata” chiarisce Bimbatti. Il guaio in questione è causato dalle infiltrazioni di acqua di falda dai giunti della vasca al punto da richiedere una quantità di cloro che va oltre i limiti consentiti. Il costo della messa in sicurezza era stato stimato tra i 350mila e i 500mila euro. Soldi che l’amministrazione, come spiega Bimbatti, non stanzierà con la destinazione dell’avanzo di amministrazione ormai prossimo ad approdare in giunta, ma “li metteremo più avanti - conclude - appena verrà quantificato il costo preciso dei lavori, per essere pronti per la prossima estate”.