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UNIVERSITA’ POPOLARE

“Studiare per stare in comunità”

La Fornero inaugura l'anno: “Studiare per stare in comunità”

L’ex ministro Elsa Fornero ieri pomeriggio ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università popolare polesana

Parte in grande stile il nuovo anno accademico dell’Università popolare polesana: in un cinema teatro Duomo gremito, la prima campanella, per i ben 1.702 iscritti di questa annualità, è suonata nel pomeriggio di ieri con due ospiti d’eccezione, Elsa Fornero, economista, accademica ed ex ministro del lavoro e delle politiche sociali e Fabrizio Barca, economista nonché ex ministro per la coesione sociale.

“Dopo più di un secolo di storia, oggi ricominciamo un nuovo anno accademico - ha esordito Antonella Cattozzo, presidente dell’Università popolare polesana - da quelle prime lezioni di tanti anni fa, oggi siamo una realtà grande fatta di tanti volontari, docenti, persone che mettono il loro tempo e l’impegno a disposizione per diffondere la cultura a tutti, con speciale riguardo alla fascia anziana della popolazione”.

Nel segno di una vocazione interdisciplinare e alla divulgazione su vari argomenti, sempre la passo con i mutamenti della società, la parola è passata alla direttrice didattica, Francesca Buson che ha illustrato le linee di massima dei prossimi mesi: “Quest’anno, oltre ai consueti appuntamenti che ci caratterizzano per la varietà della proposta formativa, ci saranno molte collaborazioni e interventi con le realtà che operano nel territorio, ad esempio l’Ulss 5 (avremo ospite il direttore sanitario), e saranno affrontate anche tematiche più recenti come l’intelligenza artificiale, la riforma sanitaria, l’architettura, scienza, sicurezza, arti e mestieri”.

Un bilancio incoraggiante quello presentato: 220 docenti per 775 lezioni erogate in ben 26 sedi operative sparse per tutto il territorio polesano. “Attraverso le presenze nel territorio e anche i corsi pratici, sempre più persone sono coinvolte nell’“invecchiamento attivo”: proponiamo corsi di lingue (inglese, tedesco e spagnolo), ginnastica dolce, pittura, ballo di gruppo, yoga, dizione e molti altri”.

La parola è poi passata agli interventi, mediati dalla conduzione del giornalista Maurizio Romanato, dei due ex ministri su un tema ampio ma attuale: le disuguaglianze. “La disuguaglianza è una tematica che spazia nel mondo politico, sociale, culturale, economico - ha esordito Barca, continuando - se analizziamo l’articolo 3 della nostra Costituzione, deve essere garantito il pieno sviluppo della forma umana, ovvero, occorre a noi, sia come diritto che dovere, tutelare lo viluppo della persona in tutte le sue parti: questo significa combattere gli ostacoli della disuguaglianza, specie ora in un momento di aumento della povertà”.

Fornero ha proseguito: “La scuola è un trampolino sociale per tutti e deve garantire la possibilità di uguaglianza”. In riferimento anche alla missione dell’Università popolare, ha commentato: “Studiare è imparare a stare dentro al comunità e a contribuirvici attivamente, come anche voi promuovete attraverso l’università”. A volte - continua - “a scapito del diritto all’obbligo scolastico, il welfare si è concentrato più sul dopo, sul pensionamento: le disuguaglianze hanno inciso sui redditi, sulla ricchezza e sulla loro distribuzione”.

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