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Sotto protezione due donne al mese

Al Centro antiviolenza 123 casi di cui 25 critici. L’assessore Bala: “I fondi ci sono”.

Sotto protezione due donne al mese

L’assessore ai servizi sociali Nadia Bala.

C’è che si avvicina per chiedere informazioni e chi una consulenza legale. C’è chi cerca solo una persona con cui parlare, come una voce amica, e chi invece, con il setto nasale palesemente rotto e i lividi neri sotto agli occhi per la quantità di botte subite, nega l’evidenza: non è stata la violenza del compagno a ridurla così ma una semplice caduta. L’ennesima. Le vittime di violenza a Rovigo ci sono e sono tante. E tante sono quelle che decidono di rivolgersi al Centro antiviolenza per uscire dal tunnel in cui la brutalità dell’uomo con cui vivono, marito, padre o compagno che sia, le ha infilate.

Nel 2023, secondo i dati forniti dal centro stesso, le donne che si sono avvicinate al servizio sono state 123, 72 delle quali ha chiesto informazioni, 25 invece sono state messe subito in protezione, altre hanno avuto accesso al servizio di ascolto. La maggior parte delle donne di cui dà conto il Centro, ben 86, ha dei figli che, spesso, assistono inermi agli abusi dell’aguzzino. O, nei casi più gravi, sono anche loro bersagli degli stessi soprusi. Perché l’aguzzino quasi sempre è il marito, il padre, il compagno. Vive con le vittime ed è legato a loro da un rapporto che dovrebbe essere di reciproco amore e rispetto. Invece, non c’è né l’uno né l’altro. Tra l’altro la violenza non è una sola. Ha forme e modi diversi, spesso difficili da riconoscere: c’è la violenza fisica, quella psicologica e quella ancora più subdola della violenza economica. Delle 123 segnalate nel corso dello scorso anno, 86 sono italiane, 37 sono straniere: il Centro antiviolenza è attrezzato per offrire assistenza a tutte, indistintamente.

E continuerà a farlo anche in futuro, perché i fondi per il suo funzionamento ci sono stati e ci saranno: a dirlo è stata l’assessore ai servizi sociali Nadia Bala che ha fatto il punto della situazione a distanza di un paio di mesi dalle polemiche che hanno investito l’operato dell’amministrazione Cittadin sulla destinazione delle risorse comunali. Il dato da cui è partita l’assessore è l’aumento dell’impegno di spesa nel corso degli ultimi anni: nel 2020 i fondi erano 78.951,01 euro che nel 2021 sono passati a 134.158,66 euro. Dopo una flessione nel 2022 con la cifra che si è attestata su 123.936,81 euro, nel 2023 è tornata a crescere a 137.674,67 euro fino ai 192.500,26 euro del 2024.

Quanto alla contestazione sui fondi per il 2024, l’assessore Bala precisa: “Nel corso del 2024 si è provveduto a incrementare i servizi dell’appalto, gestito dal primo gennaio 2023 dalla società Domi group, per il quinto d’obbligo per un importo complessivo di 27.764,86 euro dei quali 5mila destinati a percorsi educativi, 22.764,86 per aumento di ore del personale, aumento della reperibilità telefonica 24 ore su 24 e aumento delle ore degli sportelli decentrati”. Intanto, in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Centro si sta preparando a fornire i numeri drammatici del servizio raggiunti nel 2024.

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