VOCE
GIOVANI
18.10.2024 - 22:00
Il 15 ottobre resterà una data scolpita nella memoria di Miriam El Maniary, giovane italiana di origine marocchina, residente ad Arquà Polesine, che ha raggiunto un traguardo eccezionale: la laurea magistrale in Giurisprudenza con il massimo dei voti, 110 e lode, all’Università di Ferrara, sede di Rovigo.
Questo successo non è solo il coronamento di anni di studio e sacrifici, ma anche il simbolo di un percorso di integrazione riuscito, di determinazione e di coraggio. Figlia di genitori marocchini originari di Casablanca, Miriam rappresenta una delle tante storie di seconda generazione che, con tenacia, riesce a superare le sfide di un percorso complesso come quello dell'integrazione in Italia. Suo padre vive nel nostro Paese dal 1989, mentre sua madre lo ha raggiunto quasi dieci anni dopo, nel 1998. Insieme, hanno costruito una vita nella provincia di Rovigo, in una comunità che ha accolto Miriam sin dall’infanzia.
Nonostante le iniziali difficoltà legate alla lingua e alla cultura, Miriam ha saputo sfruttare le opportunità offertele, sostenuta da una famiglia che ha sempre creduto nelle sue capacità. Il suo cammino accademico è stato costellato da risultati eccellenti e da un impegno che non si è mai affievolito. Nonostante il peso delle aspettative, Miriam ha saputo trasformare ogni ostacolo in una nuova opportunità, dimostrando che anche le difficoltà più grandi possono essere superate con la forza di volontà.
Ogni esame, ogni sfida, è stata affrontata con lo stesso rigore e la stessa determinazione che l’hanno condotta al successo finale. La discussione della sua tesi, incentrata sulla “Tutela penale della maternità in prospettiva comparata tra Italia e Marocco”, ha attirato l'attenzione per la profondità della tematica trattata. Questo confronto tra i due sistemi giuridici ha messo in luce non solo le differenze normative tra i due Paesi, ma anche le possibili aree di miglioramento per una maggiore tutela delle donne e delle madri. La scelta del tema, d’altronde, non è casuale: riflette il forte legame di Miriam con le sue radici, ma anche il desiderio di contribuire, con le sue conoscenze giuridiche, a un mondo più giusto ed equo, dove le donne possano trovare una tutela concreta.
Miriam El Maniary non è solo un esempio di eccellenza accademica. La sua storia è il simbolo di una nuova generazione che, pur mantenendo vive le proprie tradizioni, guarda al futuro con ambizione e speranza. Non è facile crescere sospesi tra due mondi, con la consapevolezza di dover trovare un equilibrio tra il rispetto delle proprie origini e il desiderio di realizzazione personale in una società complessa come quella italiana. Tuttavia, Miriam ha saputo trasformare questa sfida in una forza, dimostrando che l’integrazione non è sinonimo di rinuncia, ma un’opportunità di arricchimento reciproco. Dietro il suo successo, c'è anche la forza di una famiglia che ha creduto nel valore dell'istruzione come strumento di emancipazione.
“Senza il sostegno dei miei genitori, non ce l'avrei mai fatta”, ha dichiarato Miriam con gratitudine. Per loro, immigrati in un Paese lontano dalla loro terra d'origine, vedere la propria figlia laurearsi con il massimo dei voti è la realizzazione di un sogno e la dimostrazione che i sacrifici fatti sono stati ripagati. Ora, con la laurea in mano, Miriam si appresta a intraprendere nuove sfide professionali. Il suo futuro è ancora tutto da scrivere, ma una cosa è certa: lo farà con la stessa determinazione che l'ha condotta fino a qui. Sogna di lavorare nel campo del diritto penale, ma ha anche un forte interesse per i diritti umani, in particolare per la tutela dei più deboli e delle donne.
Qualunque sarà la strada che deciderà di percorrere, Miriam è pronta a lasciare il segno, come giovane giurista, come donna e come cittadina del mondo. La sua storia è un esempio luminoso di come l'impegno e la passione possano superare ogni barriera, culturale o sociale. In un mondo che troppo spesso divide, Miriam El Maniary è la testimonianza vivente di come, con dedizione e perseveranza, si possa costruire un ponte tra culture, rendendo ogni sogno realizzabile.
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