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Va in carcere 16 anni dopo i fatti

Non appena la pena diventa definitiva

L'arresto arriva 16 anni dopo

Bancarotta fraudolenta. Questo il reato che risulta commesso 16 anni fa e che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di un 66enne di Porto Viro, che deve scontare una condanna di 5 anni di reclusione.

A dar conto dell’accompagnamento in carcere del 66enne è il comando provinciale dell’Arma che sottolinea come nei giorni scorsi carabinieri dell’Aliquota operativa della compagnia di Adria, dando esecuzione a un ordine di esecuzione per la carcerazione disposto dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia, hanno tratto in arresto un 66enne di Porto Viro, condannato per bancarotta fraudolenta in concorso, dovendo espiare cinque anni di reclusione, oltre all’applicazione delle pene accessorie, l’interdizione legale durante la pena nonché l’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed inabilitazione all’esercizio d’impresa commerciale. La sentenza di condanna definitiva è stata emessa dalla Corte d’appello di Venezia, che ha parzialmente riformato una precedente sentenza che era stata pronunciata nel 2016 dal Tribunale di Rovigo.

Gli episodi contestati al termine delle indagini che all’epoca erano state coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo sono stati commessi a Porto Viro in epoca antecedente e comunque prossima al settembre 2008. La pena arriva a oltre 16 anni di distanza.

Ricevuto il provvedimento da eseguire, i militari si sono prontamente attivati nelle ricerche del prevenuto ed a seguito delle indagini il condannato è stato rintracciato ad Adria, provvedendo, al termine degli adempimenti conseguenti al suo arresto, a tradurlo nella casa circondariale di Rovigo per scontare la pena che i giudici hanno stabilito a conclusione di un processo che si è concluso a oltre 16 anni dai fatti contestati.

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