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INTERPORTO

Riflettori puntati sulla navigabilità

“Numerosi gli interventi strategici, tra cui Brondolo, Barbamarco e idrovia del Canalbianco”

Riflettori puntati sulla navigabilità

L’Interporto di Rovigo ha ospitato, ieri, un convegno sui temi del trasporto interno e delle infrastrutture sostenibili.

Organizzato dall’Unione navigazione interna italiana di Venezia, patrocinato dalla Regione del Veneto e dall’Interporto di Rovigo, l’appuntamento ha visto l’intervento dei diversi stakeholders del territorio, della logistica e della navigazione interna, tra cui Alessandra Grosso, direttore generale di Infrastrutture Venete, società partecipata al 100% dalla Regione del Veneto che gestisce le infrastrutture di navigazione interna del Sistema idroviario padano Veneto e le infrastrutture ferroviarie di proprietà della Regione.

“Il nostro territorio - ha detto la Grosso - grazie ai numerosi interventi strategici già effettuati e a quelli attualmente in corso, sta migliorando significativamente la rete delle vie navigabili, potenziando la percorribilità e la sicurezza delle infrastrutture e dei corsi d’acqua. Il progetto di miglioramento portato avanti da Infrastrutture Venete riguarda diverse aree strategiche, tra cui l’idrovia Po-Brondolo, la laguna di Barbamarco, l’idrovia Mantova-Adriatico, il Po di Levante, la Litoranea veneta e altre zone di interesse. Gli interventi includono operazioni di risezionamento straordinario, scavi e potenziamenti che coinvolgono i principali snodi fluviali e marittimi, con l'obiettivo di risolvere criticità esistenti e garantire il transito sicuro delle imbarcazioni. Particolare attenzione è riservata alla sostenibilità: la materia dragata infatti verrà prevalentemente riutilizzata per rinforzare gli argini, promuovendo una logica di circolarità delle risorse”.

A completamento dell’ampio piano infrastrutturale, la Grosso ha sottolineato gli interventi avviati sui ponti delle idrovie Fissero-Tartaro-Canalbianco e Po-Brondolo, finalizzati ad adeguarli agli standard di navigabilità della quinta classe, rendendo così i corsi d’acqua più competitivi e adatti a diversi utilizzi, dal turismo al commercio.

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