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PORTO TOLLE

Tra sport, natura ed inclusività

A prendervi parte atleti di ogni età, che percorreranno le tre tappe circondati dalla bellezza

Tra sport, natura ed inclusività

E’ partita da Santa Giulia, piccola frazione di Porto Tolle, l’Epica dell'acqua, una corsa di 100 chilometri suddivisa in tappe. Nei tre giorni della manifestazione, dal 18 al 20 ottobre, il Delta del Po sarà nuovamente teatro di questa manifestazione unica, giunta alla sua seconda edizione ufficiale. Un'esperienza sportiva "slow", che unisce corsa e camminata attraverso uno degli ecosistemi più affascinanti d’Italia. Ideata da Alberto Marchesani, ravennate di origini adriesi, l'evento mira a valorizzare il territorio del Basso Polesine e a promuoverne l'inestimabile patrimonio naturale e culturale.

Momento di rilievo sarà la partecipazione del leggendario maratoneta Giorgio Calcaterra, tre volte campione del mondo della 100 chilometri di ultramaratona e per 12 volte consecutive vincitore della "100 km del Passatore". Sabato sera, a Villa Ca' Tiepolo sull'Isola di Albarella, Calcaterra riceverà il “premio epico 2024” per il suo contributo allo sport. Con soli 175 pettorali disponibili, l'Epica dell'acqua punta a un'esperienza lontana dalle dinamiche competitive delle grandi maratone internazionali. I partecipanti percorreranno circa 30 chilometri al giorno, attraversando il Delta del Po da sud a nord, immergendosi nella bellezza di una terra giovane e in gran parte incontaminata.

Marchesani ha sottolineato l'importanza di trovare un equilibrio sostenibile per l'evento, che non può diventare una "maratona di New York" per la fragilità e la specificità del Delta evidenziando il successo crescente dell’iniziativa, che ha visto raddoppiare le iscrizioni rispetto all’anno scorso, con partecipanti non solo italiani, ma anche provenienti da Spagna, Messico, Svezia e Danimarca. Questo dimostra quanto l'evento stia attirando l’attenzione internazionale, contribuendo a far conoscere il Delta del Po come destinazione turistica e naturalistica di grande fascino.

Aspetto fondamentale dell'Epica dell'acqua è il suo approccio al marketing territoriale. “La corsa è solo una ‘scusa’ per far conoscere ai partecipanti la natura e le tradizioni del territorio - ha spiegato Marchesani -. In questo modo, la manifestazione non solo celebra il territorio, ma lo supporta economicamente e culturalmente”. L'evento si distingue anche per la sua attenzione alla solidarietà. La ristorazione, la logistica e la creazione delle medaglie artigianali in legno sono affidate alla cooperativa sociale Titoli Minori, che coinvolge persone con disabilità.

Le tappe offrono una varietà di paesaggi e ambienti, dalle strade bianche e gli argini della Sacca degli Scardovari, fino alle valli da caccia e pesca e all'incantevole Isola di Albarella, concludendo con la spettacolare spiaggia di Porto Caleri. Tra gli iscritti spicca anche la presenza di un Ironman di 80 anni, Carlo, da Padova, ulteriore testimonianza della natura inclusiva e intergenerazionale dell'evento, offrendo un’esperienza indimenticabile in uno degli scenari naturali più affascinanti d’Italia.

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