Speranze finite: il corpo è di Pamela

L'identificazione ufficiale è arrivata verso le 22.30 di oggi domenica 20 ottobre: è quello di Akatshi Lutahe, “Pamela” per tutti, a Cerea, dove viveva, 40 anni, congolese di origine, sposata e mamma di due bimbi, scomparsa da casa da lunedì 14 ottobre, il corpo recuperato a Crespino, in località Passetto, verso le 17.30. Da martedì, le sue ricerche erano scattate a Occhiobello, dove erano state trovate l’auto ed effetti personali.

La svolta, nelle ricerche, è arrivata verso le 17 di oggi, quando l’elicottero dei vigili del fuoco, all’ennesimo sorvolo da Occhiobello al mare e ritorno, ha notato una salma, nel Po, a Crespino. Il personale ha subito calato in acqua i sommozzatori, che hanno proceduto al recupero.

Le corrispondenze con la descrizione di Pamela erano apparse immediatamente molte: dall’abbigliamento, alle fattezze, al periodo presumibilmente trascorso in acqua. L'identificazione ufficiale è avvenuta in tarda serata alla camera mortuaria dell'ospedale di Rovigo, dove il marito è arrivato da Cerea.

Sul posto, dopo il ritrovamento, erano immediatamente accorsi i carabinieri di Crespino, Occhiobello e Castelmassa: proprio i militari, in questi giorni, avevano coordinato gli accertamenti. Per le ricerche, i vigili del fuoco avevano mobilitato, oltre alle squadre di Rovigo e Castelmassa, anche i cinofili, i sommozzatori, i droni e gli specialisti nella ricerca di persone scomparse.

La sensazione è che si possa essere di fronte a un gesto volontario. La vettura della donna era stata ritrovata posteggiata vicino al Municipio di Occhiobello, mentre i suoi effetti personali nella golena adiacente, in linea d’aria: la stessa che ospita il noto ristorante “Il Mulino Del Po”. In particolare, erano stati recuperati in corrispondenza di una discesa che conduce direttamente al fiume. La salma è stata trasportata in camera mortuaria, a disposizione dell’autorità giudiziaria.