VOCE
CASTELGUGLIELMO
20.10.2024 - 08:42
Il caso dell’11enne è arrivato ai tribunali dei Minori di Venezia. Fino al 28 non andrà a scuola
Un coltellino di pochi centimetri, più piccolo di un coltello da cucina, sequestrato come corpo del reato (porto abusivo d’armi atte a offendere) e tribunale dei minori di Venezia informato dei fatti. I carabinieri della compagnia di Castelmassa sono stati chiamati in causa dalla scuola, quando un ragazzino di 11 anni di origine nordafricana e residente a Bagnolo di Po si è presentato in classe con il coltello in mano.
Per approfondire leggi anche: https://www.polesine24.it/cronaca/2024/10/19/news/entra-col-coltello-in-classe-a-11-anni-sit-in-dei-genitori-291713/
Un alunno che era stato protagonista di altri episodi di aggressione, un po’ troppo “esuberante” lo definisce chi lo conosce. Anche il sindaco di Bagnolo Amor Zeri ha attivato i servizi sociali del comune. “Sono andato a trovare la famiglia ieri - racconta - il padre lavora, si affidano al comune per i servizi di trasporto”. Zeri, che nel tempo libero è volontario dell’Auser ed è tra gli assistenti del pullmino scolastico, conosce il minorenne. “Sembra buono, ma evidentemente in classe non è così. Spesso tra loro si comportano in modo diverso, si montano”.
Fatto sta che l’ultimo episodio ha preoccupato eccome tutta la comunità di genitori, che è stata incontrata dalla dirigente reggente della scuola media Pio Mazzocchi di Castelguglielmo Annalisa Barion.
Qui giovedì scorso il ragazzino di 11 anni è entrato in classe con un coltello e lo ha estratto davanti ai compagni. La scuola è una secondaria di primo grado, per un genitore a 11 anni sono ancora bambini. Ma loro, no, si sentono già grandi, a volte onnipotenti. A quanto pare lo studente della classe prima, di origini nordafricane, ha portato in classe il coltello e lo ha mostrato ai compagni.
Poiché il ragazzino è stato già protagonista di gesti violenti nei confronti di altri compagni e mostra di essere aggressivo, le famiglie dopo un tam tam di messaggi, hanno deciso di organizzare un sit in di protesta davanti alla scuola venerdì, impedendo ai figli di entrare come forma di manifestazione e richiedendo alla scuola di prendere provvedimenti. Dopo essere stati accolti dalla dirigente, gli animi si sono calmati. Ma rimane la preoccupazione.
Il ragazzino è stato sospeso dalla scuola. Fino al 28 ottobre rimarrà a casa. Qui sono stati attivati, dunque, i servizi sociali da parte del Comune. Anche il Tribunale dei minori di Venezia deciderà sul caso. Il bambino essendo minore di 14 anni non è imputabile per alcun reato.
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