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FRATTA

Riflettori puntati sulle ville venete

Cantarutti e Sitran hanno realizzato il volume dedicato alle “Emozioni di un viaggio antico”

Riflettori puntati sulle ville venete

Emozioni di un viaggio nell’arte, nella storia, nella cultura e nell’architettura tra quelle Ville Venete che sono un patrimonio di inestimabile valore e che tutto il mondo ci invidia.

Un pomeriggio di emozioni è quello in programma oggi alle 17.30 a Fratta Polesine, precisamente a Villa Molin Grimani Avezzù, dove viene presentato il libro “Ville Venete-Emozioni di un viaggio antico lungo le rive dell’Adige” edito da Imprimenda. Autori due avvocati: Luca Azzano Cantarutti ha curato i testi, Marco Sitran ha realizzate le foto, mentre la giornalista Alessandra Capato ha scritto la prefazione. Gli autori saranno in dialogo con Paolo De Grandis, storica voce di Delta radio.

Una location alquanto suggestiva immersa in un panorama che lascia a bocca aperta: dalla scalinata della villa si può osservare il canale Scortico che dolcemente attraversa il centro del borgo, invitando al silenzio per ammirare la bellezza che sta intorno, in primis Villa Badoera. Mentre un po’ più in là si può sbirciare la casa museo Giacomo Matteotti.

E il pensiero sa arrivare un po’ più in là, a Villa Oroboni, dove due secoli fa ardeva nei cuori il fuoco della libertà, dell’indipendenza e dell’unità, diventando uno dei più importanti covi della Carboneria in Italia e pagando un prezzo altissimo allo Spielberg.

Ecco perché arrivando a Fratta già si entra idealmente nel libro. E un viaggio immaginario caratterizza l’opera, pagina dopo pagina: quello di due innamorati, il patrizio veneziano Daniele Bragadin, e l’amata, la nobile vicentina Luisa Negri, ai primi del Settecento. Si danno appuntamento a Venezia, partendo da Verona, percorrono la stessa strada ma su due binari diversi: uno al di qua e l’altra al di là dell’Adige. E nel loro cammino fanno tappa nelle diverse ville che incontrano per poi mettere tutto per iscritto: storia delle dimore, delle persone, degli intrighi e del paesaggio. Così Cantarutti, violando ogni buona regola della privacy, non solo va a leggersi quelle lettere intime, ma le rende pubbliche costruendo un meraviglioso itinerario della bellezza che va oltre il tempo, la storia e la memoria.

Una tappa del viaggio è proprio Villa Molin Grimani Grimani Avezzù: al termine della presentazione del libro è prevista una visita guidata dove bellezza e curiosità si mescolano a misteri esoterici.

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