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“L’importanza di donarsi agli altri”

Presenti anche le associazioni della Romagna: “Una rete per promuovere la necessità di donare sangue”

“L’importanza di donarsi agli altri”

Avis e Aido, alla parrocchia di San Bartolomeo la 70esima edizione per i donatori di sangue e la 45esima per i donatori di organi, tessuti e cellule staminali. La festa dei donatori di Avis e Aido comunali di Rovigo ha mostrato i volti e il cuore di chi dona.

“Una giornata importante, aperta dall'incontro a palazzo Nodari con le delegazioni delle Avis di Ravenna e Conselice: da alcuni gesti di solidarietà dopo l’alluvione in Emilia-Romagna nel 2023, è nata una rete solidale che unisce senso sociale e amicizia nel continuare a promuovere la cultura di donarsi agli altri. Donare - ha sottolineato il presidente dell'Avis di Rovigo, Francesco Chiavilli - è un'azione che non ha confini”.

La presidente dell'Aido comunale di Rovigo Monica Giordani ha annunciato poi, per il prossimo 20 novembre, un evento di sensibilizzazione sull'importanza di donare come gesto di solidarietà insostituibile. Marina Sandi per l'Aido provinciale di Rovigo ha richiamato l'attenzione su quanto sia fondamentale prendere coscienza e facilitare la dichiarazione di volontà riguardo la donazione.

Ottavio Aggio, vicepresidente di Aido regionale, non solo ha ricordato che “il 2023 è stato un anno eccezionale per numero di donazioni, e il 2024 si prospetta migliore”, ma anche che “in Italia 8.000 persone restano in attesa di trapianto”. E allora può succedere che la chiamata tanto attesa non arrivi in tempo, com'è successo lo scorso settembre a Fano a un giovane studente di 14 anni, che era in lista d’attesa da 2 anni.

Il sindaco di Rovigo Valeria Cittadin ha ribadito che “la parola dono, come il sangue e gli organi, non può essere sostituita da altre. Avis e Aido mostrano quanto sia bello fare qualcosa per gli altri”. Per il deputato Nadia Romeo: “Stima, gratitudine e riconoscenza, insieme al necessario supporto, sono ciò che le istituzioni devono sempre dare alle associazioni dei donatori di sangue, organi e tessuti”. E il consigliere provinciale Edoardo Lubian ha esortato a riflettere sul fatto che “i sì alle donazioni di organi e sangue sono piccoli gesti, ma salvano la vita”.

Il presidente provinciale della Fidas Luca Callegaro ha rilevato come anche il rapporto di collaborazione tra Avis e Fidas sia uno dei fattori che si aggiunge alla generosità dei donatori polesani, per essere la provincia veneta con la media più alta di donazioni ogni 1.000 residenti. Il presidente regionale dell'associazione veneta lotta alla talassemia (Avlt) Alberto Cattelan: “La talassemia ci insegna che la vita va affrontata ogni giorno. Per questo, quando ci chiediamo chi c'è dall'altra parte del filo rosso che i donatori sono abituati a riempire, e i riceventi a svuotare, vedere i vostri volti nelle occasioni come la Festa dei donatori è una grande emozione”.

Prima della consegna delle benemerenze ai donatori Avis, sono intervenuti anche il presidente dell’Avis comunale di Ferrara Sergio Mazzini e la presidente dell'Avis provinciale di Rovigo Barbara Garbellini, che ha ricordato l'importanza di essere continuativi nella donazione.

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