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Troppe aggressioni: corsi di autodifesa per i medici

L'iniziativa parte a Vicenza

A Buso arriva il nuovo medico

Chi avrebbe mai pensato che coloro che dedicano la loro vita a salvare la nostra potessero trovarsi in pericolo? Eppure, medici, infermieri e operatori sanitari sono sempre più spesso vittime di aggressioni verbali e fisiche. Questo fenomeno, già presente nella nostra società, ha visto un incremento preoccupante dopo la pandemia, quando l'iniziale esaltazione per il personale sanitario si è trasformata in una sorta di disillusione. È in questo contesto che nasce l'iniziativa dei corsi di autodifesa organizzati dall'Ulss 8 Berica a Vicenza, un tentativo concreto di proteggere chi ogni giorno si prende cura di noi.

L'idea di offrire corsi di autodifesa gratuiti è stata promossa dal comitato "Aiutiamoci a difenderci", sostenuto da Nicolò Naclerio, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia. Il progetto è stato accolto con entusiasmo dal circolo culturale "Aulss Berica", guidato da Luciana Bilotta. Le lezioni saranno tenute dal maestro di jujitsu Stefano Mucignato, noto per la sua esperienza nell'insegnamento dell'autodifesa, avendo già formato gli agenti della polizia locale di Vicenza. La palestra "Renbukan" di viale Trieste ospiterà le sessioni, offrendo uno spazio sicuro e attrezzato per l'apprendimento.

Il maestro Mucignato sottolinea che l'autodifesa deve essere considerata come un'extrema ratio, da utilizzare solo in caso di aggressione. L'obiettivo principale è quello di insegnare ai sanitari a mantenere la calma e a gestire le situazioni di tensione, trasformando i problemi in opportunità. "I sanitari sono angeli, ma spesso si trovano in balìa di pazienti e parenti", afferma Mucignato, evidenziando l'importanza di un atteggiamento corretto per abbassare la tensione e promuovere la lucidità.

Data la natura impegnativa dei turni di lavoro di medici e infermieri, i corsi saranno organizzati in modo flessibile, con lezioni programmate nei fine settimana e in due serate settimanali. "Abbiamo dato disponibilità per i sabati e per due sere la settimana, mercoledì e venerdì", spiega Mucignato. Le lezioni saranno personalizzate in base alle esigenze specifiche dei partecipanti, considerando le diverse situazioni che possono verificarsi nei vari reparti ospedalieri, come quelli psichiatrici o di pronto soccorso.


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