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"Halloween festa satanica"

Il don dichiara guerra e sfodera il rosario

La battaglia di don Bruno contro Halloween: fede e tradizione a Camposampiero

A Camposampiero, un piccolo comune del Veneto, la tradizione cristiana si scontra con le usanze moderne. Don Bruno Bevilacqua, parroco di San Marco, ha lanciato una campagna contro la celebrazione di Halloween, definendola una festa satanica. La sua voce risuona forte tra i fedeli, invitandoli a riscoprire il significato profondo della festa di Ognissanti e a riflettere sui valori che essa rappresenta.

Don Bruno non è nuovo a queste iniziative. Da anni, infatti, si batte per sensibilizzare la comunità sui pericoli che, a suo avviso, Halloween rappresenta. Nelle sue comunicazioni settimanali, distribuite alle famiglie della parrocchia, il parroco esorta a non lasciarsi distrarre da una celebrazione che considera diabolica. "I figli di Dio non partecipano ad Halloween", afferma con convinzione, sottolineando come questa festa sia lontana dai principi cristiani.

Per contrastare l'influenza di Halloween, don Bruno ha organizzato per il 31 ottobre una serata di preghiera in chiesa. Alle 20.30, i fedeli sono invitati a partecipare alla recita del rosario e a una catechesi tenuta da Mirco Agerde del Movimento Mariano Regina dell’Amore. Un'occasione per riscoprire la spiritualità e il senso di comunità, in un momento in cui le tradizioni religiose sembrano essere messe in secondo piano.

Il primo novembre, giorno di Tutti i Santi, le celebrazioni seguiranno gli orari festivi. Don Bruno invita i fedeli a riflettere sul significato di questa ricorrenza, che celebra la comunione dei santi e il valore della vita eterna. Un messaggio di speranza e di fede, che si contrappone ai simboli di Halloween, come fantasmi e zucche, che il parroco considera manifestazioni del maligno.

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