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TRAGEDIA IN GOLENA

Una truffa dietro la morte di Pamela? Si indaga

La Procura apre un fascicolo per istigazione al suicidio

Una truffa dietro la morte di Pamela? Si indaga

Da giorni, voci e testimonianze, per quanto de relato, riferivano come potesse esserci stato un investimento sbagliato, dietro alla scomparsa e alla morte di Akatshi Lutahe, “Pamela” per tutti, a Cerea, dove viveva, 40 anni, congolese di origine, sposata e mamma di due bimbi, scomparsa da casa da lunedì 14 ottobre, il cui corpo è stato quindi recuperato a Crespino, in località Passetto, verso le 17.30 di domenica 20 ottobre.

La donna, in altri termini, avrebbe forse deciso di farla finita "consegnandosi" alle acque del Po, per avere subito una forte perdita economica, a seguito di consigli di operatori forse né disinteressati né trasparentiUna tesi che parrebbe ora avvalorata dalla comunicazione ufficiale della Procura di Rovigo.

"Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, dottoressa Manuela Fasolato - dice infatti la comunicazione - comunica per una corretta informazione, che la Procura della Repubblica di Rovigo ha aperto un procedimento contro ignoti per ipotesi di cui all’art.580 c.p. (istigazione al suicidio)".

"In data 28 ottobre - prosegue la comunicazione - l’Ufficio conferirà incarico a consulente tecnico medico legale per eseguire l’autopsia al fine di accertare la causa e l’epoca del decesso; le indagini sono state delegate dalla Procura della Repubblica di Rovigo ai Carabinieri di Occhiobello e Cerea per approfondire le ragioni del decesso, che a una prima disamina appare frutto di un atto volontario, verificando l’eventuale collegamento con possibili condotte di natura truffaldina ad opera di soggetti ignoti ai danni della deceduta. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari".

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