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Gatti sequestrati, il caso in Regione

Zanon e Crivellari: “Larga improvvisazione da parte dell'amministrazione comunale”

Gatti sequestrati, il caso in Regione

Il caso dei gatti ospiti dell’oasi felina di via De Polzer e i contrasti tra il Comune di Rovigo e i volontari dell’associazione Una odv che gestisce la struttura finisce sotto la lente d’ingrandimento della Regione. A chiedere l’intervento dell’assessore veneto Manuela Lanzarin che, tra le varie deleghe, gestisce i servizi veterinari, è il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Zanoni, noto per il suo attivismo sul fronte ambientalista e animalista, che ha presentato una interrogazione: “La pretesa del Comune di Rovigo di caricare di lavoro o, meglio, di scaricare sui volontari e sulle strutture dell’oasi felina di via De Polzer un numero considerevole ed insostenibile di gatti, è irragionevole e va contro la tutela degli animali. La Regione, attraverso l'assessore alla sanità Lanzarin, intende intervenire come sarebbe doveroso?”.

Insieme a Zanoni, il Pd Veneto fa quadrato con il Pd rodigino. Perché in difesa dei 32 felini assegnati in custodia giudiziaria al Comune, dopo il sequestro avvenuto lo scorso 8 agosto, e che il Comune adesso vorrebbe “cedere” in custodia ai volontari di Una, scende in campo anche il capogruppo dem a palazzo Nodari Diego Crivellari: “Supportiamo l’iniziativa del consigliere Zanoni e continuiamo a vigilare su questa vicenda che ormai si sta prolungando e rispetto alla quale non possiamo non notare una larga improvvisazione da parte dell'amministrazione comunale. Auspichiamo che si giunga ad una soluzione in tempi rapidi e che, soprattutto, venga ripristinato un rapporto di correttezza con il mondo del volontariato e di chi si occupa della tutela degli animali. Evitando quegli scivoloni cui abbiamo assistito negli ultimi tempi, che non fanno onore ad una città da sempre rispettosa dei diritti di queste creature”.

Sul punto, va detto che l’amministrazione si è chiusa nel silenzio: per il momento né il sindaco Valeria Cittadin, titolare della delega all’ambiente, né l’assessore al benessere animale Nadia Bala hanno commentato la presa di posizione dell’associazione che, per voce dei suoi volontari con, in prima fila, Silvia Quaglio, Vanni Destro e Aldo Guarnieri, martedì hanno reso pubblica la pec dell’amministrazione risalente al giorno precedente, il 21 ottobre con la quale il Comune “concedeva” tre giorni di tempo a Una per decidere se assumere l’affido in custodia giudiziale dei felini del sequestro. L’associazione si sta già occupando, grazie alla disponibilità anche economica oltre che di tempo dei propri volontari, dei 32 gatti dal 9 agosto scorso dato che, non senza problemi, gli animali sono stati accolti nell’oasi, vista la situazione di eccezionale necessità. Nella propria interrogazione, Zanoni ricorda alla giunta regionale che “i volontari, che stanno accogliendo temporaneamente questi gatti, hanno anche spiegato ai referenti del Comune che gli inserimenti si sarebbero dovuti svolgere con tempi e modi legati ai necessari controlli veterinari dei nuovi ospiti, per scongiurare epidemie e zoonosi. I rappresentanti di Una hanno anche evidenziato la necessità di una messa in sicurezza di un’area dell’oasi, dettata dal pericolo di fuga dei felini”.

Zanoni, alla fine, conclude: “Emerge da tempo un atteggiamento prepotente, persino condito da una diffida, da parte del Comune nei confronti dell’associazione. Il tutto per imporre anche operazioni che non sono nemmeno previste dalla convenzione e che in realtà sarebbero a carico degli uffici comunali”.

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