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il caso cavanella Po

"No a sfruttamento e umiliazione di chi viene a lavorare"

La parlamentare Nadia Romeo interviene sul caso degli alloggi realizzati all'ex zuccherificio abbandonato

Nadia Romeo: “Zls decisiva per il territorio polesano”
“Non possiamo tollerare che persone arrivate qui per lavorare finiscano per farlo ai margini della legalità. Non è pensabile un modello di accoglienza basato sullo sfruttamento, sulla umiliazione, sulla negazione sistematica dei diritti e delle tutele che dovrebbero essere prerequisiti essenziali. Seguirò da vicino, portandolo nelle sedi istituzionali di competenza, il caso di Cavanella Po”.
Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd, interviene immediatamente sulla vicenda deflagrata a Cavanella Po. Qui, secondo la segnalazione del sindaco di Adria Massimo Barbujani, numerosi stranieri, che lavorano nei campi, sarebbero alloggiati in appartamenti ristrutturati nell’ex zuccherificio dismesso e abbandonato di Cavanella, di proprietà privata, il tutto senza che nessuna pratica edilizia sia mai stata presentata in Municipio. 

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“Procura e Prefettura, alle quali leggo che il sindaco si è rivolto – prosegue Romeo – faranno le proprie valutazioni di competenza. Ciò che noi, come Pd, troviamo intollerabile è leggere di persone che lavorano e vivono in simili condizioni di marginalità, in alloggi che non sappiamo se siano sicuri, se siano salubri, se siano abitabili. Siamo sconcertati da quanto apprendiamo”.
“Il lavoro e la accoglienza debbono essere tutela, dare futuro, essere fondamenta di dignità e legalità, non possono e non debbono coesistere con zone d’ombra. Su questa vicenda – chiude la parlamentare Dem – è indispensabile andare a fondo e lanciare un segnale forte: non tolleriamo e non tollereremo sfruttamento e mortificazione di chi viene qui a lavorare. E il mio impegno sarà questo”.
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