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Casa Serena, il Comune cerca l’intesa

“Deciso un atto di indirizzo per verificare la possibilità di una soluzione stragiudiziale”

Casa Serena, il Comune cerca l’intesa

Sul futuro di Casa Serena il Comune di Rovigo è pronto a cercare un accordo con Iras, abbandonando la strada del contenzioso attualmente all’esame del Consiglio di Stato. La decisione è stata presa dalla giunta di palazzo Nodari, su proposta del sindaco Valeria Cittadin. E per procedere ad un tentativo di accordo bonario ha approvato nei giorni scorsi un apposito atto di indirizzo “per ipotesi di accordo conciliativo/transattivo in merito alla controversia avanti il Consiglio di Stato”.

Non si tratta di una delibera, e infatti il documento non ha avuto bisogno di essere accompagnato dai pareri tecnici dei dirigenti dei settori coinvolti, ma di una sorta di indicazione, un “mandato esplorativo” affidato ai dirigenti e ai tecnici per sondare il terreno sulla possibilità di chiudere il contenzioso e trovare una quadra su Casa Serena che, da circa un anno e mezzo, è un nuovo enorme vuoto urbano malridotto dal punto di vista delle manutenzioni, gravato da un vincolo di destinazione d’uso da parte della Regione e al centro della famigerata concessione-contratto del 2004 che lega l’immobile, di proprietà del Comune, a Iras. Con Iras che ha recesso in modo unilaterale la convenzione e da qui si è aperto il contenzioso: il Comune, con l’allora sindaco Edoardo Gaffeo, ha presentato una serie di ricorsi, uno principale e tre per motivi aggiunti, al Tar Veneto incassando, però, una sonora bocciatura. La sentenza del Tar Veneto è stata pubblicata lo scorso 22 gennaio e notificata al Comune il 19 marzo. A maggio, in pieno periodo commissariale, la decisione di palazzo Nodari di impugnare la sentenza avanti il Consiglio di Stato tutt’ora pendente. Per questo motivo è stato affidato l’incarico di patrocinio legale all’avvocato Giorgio Trovato dello studio legale associato degli avvocati Antonio Cimino, Alessandro Pizzati, Giorgio Trovato con sede a Padova.

La proposta del sindaco Cittadin di cercare una soluzione bonaria al contenzioso è stata oggetto di una richiesta che la segretaria generale del Comune Michela Targa ha rivolto al legale Trovato per sapere “se possano sussistere profili di opportunità di una soluzione transattiva del giudizio di appello e quindi risulti opportuno intraprendere colloqui in tal senso con le controparti”. Dalla risposta dell’avvocato “si ricava che, pur sussistendo valide ragioni a sostegno dell’appello presentato - riporta l’atto di indirizzo - in linea di principio nulla impedisce l’esplorazione di una soluzione transattiva della vertenza, alla luce del margine di aleatorietà presente in qualsiasi giudizio, dei tempi presumibili per la definizione del ricorso e della circostanza che il contenzioso vede come protagonisti pubbliche amministrazioni”.

Per questo l’amministrazione ha “ritenuto, pertanto, opportuno verificare la percorribilità e la sostenibilità di una soluzione bonaria della vertenza in corso per addivenire al superamento degli aspetti critici della complessa e risalente vicenda dei rapporti tra il Comune di Rovigo e Iras sulla questione dell’immobile Casa Serena”.

Sulla decisione di abbandonare la vertenza, il sindaco Cittadin dunque commenta: “Abbiamo deliberato un atto di indirizzo per verificare la possibilità di una soluzione stragiudiziale con Iras attraverso un accordo di transazione. Le valutazioni tecniche su tale accordo, eventualmente, saranno fatte successivamente. Perché in primo luogo va capito se Iras sia disponibile ad abbandonare il contenzioso a favore di un accordo con il Comune. Inoltre andrà valutato se l’ipotesi di arrivare ad un accordo sia vantaggiosa per il Comune. Sotto il profilo politico, è certo che questa amministrazione si è trovata ad affrontare una serie di ricorsi giudiziari in numerose questioni che abbiamo preso in mano. Il nostro compito, adesso, è quello di gestirle salvaguardando gli interessi del Comune ma anche usando il buonsenso, evitando che sia la giustizia ordinaria a trovare soluzioni che potrebbero essere benissimo trovate dalla politica”.

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