VOCE
Adria
29.10.2024 - 18:00
“Solo propaganda, Meloni docet” così l’ex primo cittadino Sandro Gino Spinello, esponente di punta del Pd adriese, liquida il recente sopralluogo del sindaco Massimo Barbujani a Cavanella Po accompagnato da alcuni agenti della Polizia locale.
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Spinello parte subito all’attacco: “Credo che non abbia fatto bene ad agire in quel modo: il suo blitz si presta a interpretazioni non positive. Prima fra tutte, sembra che sia intervenuto lui perché le altre Forze dell’ordine sottovalutavano la situazione. Solo pochi mesi fa vi è stato in Prefettura uno specifico comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica su Cavanella Po. Inoltre siamo saliti agli onori della cronaca nazionale perché proprio a Borgo fiorito di Cavanella Po un gruppo di ragazzi ‘nostrani’ spinti dall’odio razziale ha fatto esplodere un ordigno che poteva uccidere. I Carabinieri, con un’eccellente operazione, hanno individuato i responsabili in brevissimo tempo”.
Prosegue l’esponente dem: “I pochi abitanti rimasti a Cavanella Po sono impauriti, si sentono isolati, non protetti. Gli immigrati richiedenti asilo ormai sono una sparuta minoranza, ora chi crea problemi ai residenti con atteggiamenti maleducati e minacciosi sono immigrati di diverse nazionalità che, dopo aver lavorato, molto probabilmente, in nero nelle zone più o meno vicine, vanno a dormire a Cavanella Po. Sicuramente pagheranno qualcuno per questo loro pernottamento. E’ possibile individuare questo qualcuno? E’ possibile che il sindaco non sia in grado di sapere quanti siano gli effettivi richiedenti asilo gestiti dalla cooperativa sociale. Senza dimenticare che i responsabili di questa stessa cooperativa sono al centro di inchieste giudiziarie per le indecorose condizioni in cui venivano tenuti i richiedenti asilo ad Este e alla ex-base militare di Conetta”.
Incalza Spinello: “In questi mesi Barbujani doveva e poteva fare tante cose e non ha fatto nulla. La Polizia locale ha l’obbligo di rapporto all'autorità giudiziaria se ha ravvisato reati, mi dicono che sono entrati in proprietà private; vedremo che cosa scriveranno. Il sindaco ha affermato che ‘stanno realizzando appartamenti per stranieri senza alcuna autorizzazione’. Sulla stampa il proprietario smentisce e dice che i lavori sono stati regolarmente autorizzati dal Comune. Come stanno in realtà le cose? L’area e gli immobili dell’ex-zuccherificio, a quanto mi risulta, da tempo sono stati acquistati all’asta giudiziaria da una società con a capo una cittadina bulgara. Questa nuova proprietà è stata coinvolta sulla necessità di mettere in sicurezza gli stabili per evitare intrusioni?”.
A detta dell’ex sindaco “Barbujani doveva coinvolgere preventivamente Prefettura e Forze dell’ordine, quindi il suo blitz potrebbe essere vissuto come un atto di accusa verso l’inerzia delle stesse Forze dell'ordine. Allora sono portato a credere che sia stato un atto di propaganda anche poco meditato per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dalle attività fallimentari della sua amministrazione, come la disastrosa gestione dei lavori in corso Garibaldi, la figuraccia sulla caserma della Guardia di finanza, il lasciar costruire un nuovo supermercato davanti all’area verde delle Case rosse, l'aver approvato una nuova pianta organica che raddoppia i dirigenti per pagare qualche debito elettorale, nonostante un organico ridotto all’osso e una dilagante disorganizzazione negli uffici comunali. Solo per citarne alcune. Meloni docet”.
Conclude Spinello: “Ora l’importante è non lasciare ulteriormente soli i cittadini di Cavanella Po e non esporli a odiose ritorsioni, queste si che sarebbero gravissime e intollerabili ed evitare che questa stessa frazione ridiventi luogo di altrettanto odiose strumentalizzazioni politiche”.
Intanto mercoledì prossimo è previsto un vertice in prefettura con i sindaci di Adria e Loreo.
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