Cerca

veneto

Marco pare scomparso nel nulla

Non si trova da giorni, ancora senza esito le ricerche

Mistero a Bovolenta: la scomparsa di Marco Breda e l'incendio a Padova scuotono la comunità

Continuano senza sosta - e, al momento, purtroppo ancora senza esito - le ricerche di Marco Breda, un giovane di 30 anni scomparso da Bovolenta nella serata di venerdì scorso. Marco, a bordo della sua auto, è uscito da casa quella sera, dicendo ai suoi genitori che avrebbe incontrato un amico a Noventa. Da allora, però, non si sono più avute sue notizie, facendo scattare l'allarme per la sua sparizione.

Le operazioni di ricerca si stanno espandendo progressivamente, coinvolgendo una vasta zona attorno al corso del fiume Bacchiglione. Anche nella giornata di ieri, 29 ottobre, i vigili del fuoco, supportati dai sommozzatori e da un ecoscandaglio, hanno perlustrato attentamente le acque del fiume, mentre i volontari della Protezione civile ei carabinieri hanno battuto l'area circostante. Nonostante gli sforzi, fino ad ora, le ricerche non hanno portato a risultati concreti.

Oggi, le operazioni proseguono su un'area ancora più vasta, utilizzando tutti i mezzi a disposizione, nel tentativo di trovare una traccia di Marco. Le forze dell'ordine stanno monitorando attentamente ogni possibile indizio, e la comunità locale si è mobilitata per offrire sostegno alla famiglia e partecipare alle ricerche.

I genitori del giovane, che vengono costantemente aggiornati sull'andamento delle operazioni, vivono momenti di grande angoscia, ma continuano a sperare di poter riabbracciare presto il loro figlio. “Marco è un ragazzo buono e sensibile”, ha raccontato il padre Paolo Breda, aggiungendo che il figlio stava attraversando un periodo difficile nelle ultime settimane, ma aveva sempre potuto contare sull'affetto e sul sostegno della sua famiglia.

Marco ha affrontato diverse sfide legate alla sua salute, come spiegato dal padre. Sin da piccolo, il giovane ha dovuto convivere con l'asma e ha sofferto di polmonite, a causa di malattie che lo hanno reso più vulnerabile. Il lockdown imposto durante l'anno del Covid-19 ha ulteriormente aggravato la sua situazione, innescando attacchi di panico e crisi depressive. Tuttavia, grazie a un percorso di cura e al costante sostegno dei familiari, Marco era riuscito a riprendersi.

“La nostra famiglia gli è sempre stata vicina, lo abbiamo incoraggiato a fare sport, a nuotare, e lo accompagnavamo in lunghe passeggiate”, ha continuato il padre. “Col tempo aveva recuperato la fiducia in sé stesso e, due anni fa, era riuscito anche a trovare un lavoro come operaio presso un'azienda di Casalserugo, dove era stato assunto con un contratto a tempo indeterminato.”

Sembrava che le cose stessero finalmente volgendo al meglio per Marco, ma purtroppo, di recente, è emerso un nuovo periodo critico. Nonostante il sostegno della famiglia e del sistema sanitario, la situazione lavorativa è diventata insostenibile per il giovane, che ha deciso di dimettersi. Tuttavia, l'azienda ha dimostrato grande comprensione, assicurando che il posto di lavoro sarebbe rimasto a sua disposizione.

Nelle settimane precedenti alla scomparsa, Marco aveva continuato a frequentare i suoi amici di sempre, una cerchia ristretta di giovani di cui era molto legato e che, secondo il padre, “gli volevano bene”. Proprio venerdì scorso, il 30enne aveva riferito ai genitori che sarebbe andato a Noventa per incontrare uno di questi amici. “Di solito frequentano alcuni locali della zona”, ha spiegato il padre, “ma quando si sono fatte le due di notte, abbiamo iniziato a preoccuparci perché Marco di solito rientrava intorno a mezzanotte.”

A quel punto, i genitori hanno tentato di contattarlo, ma senza successo: il cellulare di Marco era spento, e da allora non hanno più avuto sue notizie. “L'auto aveva non più di mezzo serbatoio di benzina,” ha aggiunto il padre, specificando che Marco aveva lasciato a casa anche il Ventolin, il farmaco che portava sempre con sé per gli attacchi d'asma. Inoltre, il giovane aveva con sé solo 60 euro in contanti e non ha utilizzato il bancomat.

In un toccante appello, il padre di Marco ha voluto ringraziare tutti coloro che stanno partecipando alle ricerche: “Ringrazio di cuore gli amici, le forze dell'ordine, la Protezione civile e tutte le persone che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e solidarietà in questo momento così difficile.”

Paolo Breda sarà ospite della trasmissione “Chi l'ha visto?” su Rai 3, dove rinnoverà l'appello per ritrovare il figlio, nella speranza che qualche nuovo indizio possa emergere e portare alla svolta che tutta la famiglia attende con ansia.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400