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IL CASO

“Benzina al cloro”: sarà risarcita

Per i danni patiti dalla sua vettura: il giudice dà ragione all’automobilista polesana

“Benzina al cloro”: sarà risarcita

 Un risarcimento da 1200 euro, comprensivo delle spese per la riparazione della vettura e di quelle per il campionamento del carburante al centro della vicenda. Più la rifusione delle spese di lite.

Questa la decisione del giudice del tribunale civile di Rovigo che, riformando la sentenza del giudice di pace, ha accolto le tesi dell’automobilista assistita dagli avvocati Giorgio e Dario Vianelli, con studio in Chioggia.

La vicenda, come emerge dagli atti, comincia a novembre del 2020, quando la donna, polesana, fa rifornimento in una stazione di servizio del Mediopolesine. Riparte e posteggia a casa, per poi riprendere la vettura qualche giorno dopo. A quel punto - sempre secondo la sua ricostruzione - vede un intenso fumo bianco uscire dal tubo di scappamento. Saggiamente, decide di portare subito l’auto in concessionaria, dove viene diagnosticata la presenza di cloro nel radiatore, probabilmente proveniente dal gasolio. Gasolio, quindi, sostanzialmente contaminato. Il personale della concessionaria sistema la vettura, conservando tuttavia alcuni campioni del gasolio, per le successive analisi, che avrebbero confermato la presenza di “contaminazione”.

Da qui la decisione dell’automobilista di domandare un risarcimento per quei fatti. In prima istanza, tuttavia, nel 2022 il giudice di pace rigetta la richiesta. Avanzando dubbi sulla correttezza delle analisi effettuate e sulla difficoltà di riprodurle ora, nell’ambito del procedimento giudiziario.

Di avviso differente, invece, il giudice ordinario, di fronte al quale è possibile proporre appello per le sentenze del giudice di pace. Forte anche del lavoro del proprio consulente, infatti, il giudice del Tribunale di Rovigo ha invece ritenuto che la procedura seguita per il campionamento e per le successive analisi fosse accettabile. Il passo successivo è stato quello, quindi, di accogliere le richieste di risarcimento che erano state avanzate dall’automobilista.

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