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ULSS 5

Sociale, “è tempo di sfide epocali”

“Popolazione sempre più vecchia, programmiamo azioni a supporto delle politiche familiari”

Sociale, “è tempo di sfide epocali”

Luca Prando confermato alla guida della Conferenza dei sindaci del primo distretto dell’Ulss 5. “E quello che mi aspetta, assieme ai componenti del nuovo esecutivo, sarà un mandato epico”, dice il neo-presidente nonché sindaco di Lusia. Sì, perché all’orizzonte c’è l’entrata in vigore della legge regionale 9/2024 che istituisce (entro il 2026) i nuovi ambiti territoriali per la gestione dei servizi sociali, creando un nuovo corpo intermedio (forse addirittura un’azienda consortile, con proprio cda) tra Regione e Ulss. “Un cambiamento delle competenze dei Comuni, per il quale dovremo avviare un dialogo costante con l’Ulss per ridistribuire le competenze, verificare lo stato delle cose e tendere al miglioramento dei servizi ai cittadini”, chiarisce Prando.

Che poi ringrazia i componenti dell’esecutivo uscente (Mirella Zambello per Rovigo, Valeria Targa per Badia, Federico Amal per Lendinara e Daniele Panella per Bosaro). Nel nuovo esecutivo, eletti Francesca Zeggio (sindaco di Lendinara) come vicepresidente quindi l’assessore rodigina Nadia Bala e i sindaci Luigia Modonesi (Fiesso) ed Elena Paolizzi (Bosaro).

“In questo momento storico - dice ancora Prando - diventa un imperativo morale categorico salvaguardare il sistema sanitario pubblico, in una cornice non semplice. La popolazione del distretto 1 di Rovigo conta 166mila residenti. La densità abitativa si attesta su valori poco elevati: 129,2 abitanti per chilometro quadrato. Come si può evincere la popolazione dell’Ulss 5 ha visto nel corso degli anni ampliarsi sempre di più la fascia della popolazione anziana a fronte di una contrazione delle fasce più giovani. Ciò comporta che le politiche programmatorie in ambito socio sanitario non possono non tener conto di quanto questo fenomeno generi problematiche complesse sia dal punto di vista sanitario che sociale. L’invecchiamento della popolazione, infatti, porta con sé l’aumento della prevalenza di molte patologie croniche correlate all’età (multimorbilità) con conseguente aumento del carico assistenziale complessivo. I dati relativi al calo della natalità, inoltre, implicano una riflessione sulla necessità di includere nella programmazione sociale delle azioni operative orientate al supporto delle politiche familiari. Il nostro impegno è assicurato”.

“Dall’analisi del contesto economico e al fenomeno della povertà si evince come questa problematica risulti sempre più preoccupante sul territorio veneto, evidenziando di conseguenza un probabile collegamento con l’aumento delle fragilità all’interno della popolazione - continua la vicepresidente Zeggio - a questo proposito un indicatore molto significativo è l’indice di vecchiaia che rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. Esso, infatti, è dato dal rapporto tra il numero di ultra65enni e il numero dei giovani fino ai 14 anni”.

Marcello Mazzo, direttore dei servizi socio sanitari dell’Ulss 5 commenta: “Ritengo che rafforzare il ruolo dei sindaci nelle scelte strategiche per la sanità del territorio sia un obiettivo imprescindibile. I comitati garantiscono la concertazione e la cooperazione tra aziende sanitarie ed enti locali operando per le scelte più opportune. “Ringrazio Luca Prando, riconfermato, per il suo impegno e la sua presenza, e buon lavoro a tutto l’esecutivo” il saluto del dg dell’Ulss 5 Pietro Girardi.

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