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Pd, salta il congresso. Per ora

Il direttivo ha rinviato tutto a data da destinarsi, intanto vota per un ufficio tesseramenti

Pd, salta il congresso. Per ora

Tutto rinviato. Nel Pd ancora alle prese con il dolore lacerante per la perdita di Nello Chendi, il congresso del Pd di Rovigo, per il momento, è slittato a data da destinarsi. A quando? Non si sa. Per ora, l’ipotesi di andare ad elezioni per rinnovare il vertice del circolo, duramente contestata da una parte del direttivo comunale, resta congelata.

E’ questo in sintesi l’esito della riunione del direttivo che si è tenuta lunedì sera, poche ore dopo l’ultimo saluto a Chendi, che era anche componente del direttivo, nella sede dem di galleria Balotta alla quale hanno preso parte tutti i componenti dell’organismo, compreso il già deputato Gabriele Frigato, dopo che la sua partecipazione, come membro di diritto, era stata messa in discussione a colpi di regolamento nelle precedenti riunioni del direttivo. Sì, perché Frigato nei mesi scorsi aveva restituito la tessera in segno di protesta, dopo l’affissione dei cartelli “anti Gaffeo” ma nei giorni scorsi si è nuovamente tesserato e, dunque, stando alla interpretazione del regolamento, ha il diritto di riprendere il proprio posto nel direttivo. Lunedì sera, però, quando Frigato ha chiesto di intervenire, il diritto di parola gli è stato negato dal segretario Giacomo Prandini in persona e senza neanche troppe spiegazioni. E così Frigato ha lasciato polemicamente la riunione.

Ad ogni modo, tornando all’ordine del giorno del direttivo, il voto è stato espresso sull’ufficio tesseramenti che dovrà sovrintendere alle iscrizioni, e sulla modifica del numero dei componenti del direttivo stesso, ridotta da 21 a 19, ma quest’ultima decisione deve essere ratificata dall’assemblea.

In entrambe le votazioni, una parte dei componenti si è astenuta, tra questi: Silvia Muzzupappa, Marco Baroncini, Giorgia Businaro, Diego Crivellari, Dino Vanzan e Diva Tosi.

Quanto ai punti dell’ordine del giorno centrati sul prossimo congresso, già oggetto di una diffida e contestato in quanto il segretario comunale Prandini non si è dimesso ed il suo incarico non è arrivato a scadenza, la decisione del vertice è stata di rinviare la decisione lasciando il direttivo aperto in modo permanente in modo da poter essere riconvocato nel giro di poche ore quando la segreteria lo riterrà opportuno.

Quello che è certo è che l’ipotesi di celebrare il congresso il prossimo 24 novembre è definitivamente tramontata.

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