Cerca

veneto

Sentenza storica: due donne potranno adottare

Il tribunale dei minori di Venezia ha detto sì

Neonato di 4 mesi muore all'improvviso in casa

Il tribunale dei minori di Venezia ha emesso una sentenza che potrebbe segnare un punto di svolta significativo per le famiglie omogenitoriali in Italia.

Due donne residenti a Silea, nel trevigiano, hanno ottenuto il via libera per l'adozione di una bambina, figlia biologica di una delle due. Questa decisione, attesa da oltre un anno, rappresenta non solo un traguardo personale per la coppia, ma anche un passo avanti nel riconoscimento dei diritti delle famiglie arcobaleno nel nostro Paese. La sentenza è stata accolta con gioia dalla sindaca di Silea, Rossella Cendron, che ha sottolineato l'importanza di garantire una maggiore tutela per la bambina. "La realtà supera gli schemi legali attuali", ha dichiarato, evidenziando come la stepchild adoption sia, al momento, l'unica via percorribile per ottenere un riconoscimento formale dei diritti e dei doveri di entrambi i genitori.

Nonostante l'esito positivo della sentenza, le difficoltà burocratiche non sono finite. L'avvocato Valentina Pizzol, che rappresenta la coppia, ha spiegato che l'iter per ottenere documenti ufficiali come la carta d'identità digitale della bambina presenta ancora ostacoli. Il "decreto Salvini" impone infatti che nel documento sia indicato un "padre", creando un paradosso legale per le famiglie omogenitoriali. Una possibile soluzione è la richiesta di una carta d'identità cartacea, che permette di inserire il nome di un genitore o di chi ne fa le veci. Tuttavia, questa opzione è concessa solo in casi urgenti ed eccezionali, costringendo le famiglie a intraprendere ulteriori azioni legali, come il ricorso contro il decreto.


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400